La pandemia allenta la stretta, i controlli delle forze dell’ordine invece continuano

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L’estate entra nel vivo e le forze dell'ordine continuano a lavorare per il controllo del territorio. Anche perché - come spiega il questore di Aosta Ivo Morelli - le restrizioni dovute all’emergenza Covid «Non sono finite ma solo rimodulate» pertanto anche questo genere di controlli rimane.

Grande attenzione sarà dedicata ai luoghi destinati alla socializzazione. Questo, come assicura ancora Ivo Morelli, «Al fine di assicurare misure di garanzia idonee a salvaguardare la sicurezza pubblica e a monitorare il rispetto delle misure sanitarie in vigore, con particolare riferimento al divieto di assembramento, all’obbligo di distanziamento sociale e all’utilizzo di idonei dispositivi».

Un lavoro dunque attento e capillare che solo nel 2021 ha impegnato le forze dell'ordine in 8.854 controlli, 46 le sanzioni elevate ad esercizi pubblici, con chiusura provvisoria di 5 giorni per 15 di questi.

Per ciò che concerne i carabinieri, afferma il tenente colonnello Carlo Lecca, comandante del Gruppo Aosta, «Sicuramente l'attenzione dei militari dell'Arma sarà sempre elevata nel pieno rispetto delle indicazioni che di volta in volta giungeranno dalle autorità nazionali e regionali, con riferimento agli scenari che si presenteranno. L'atteggiamento dell'Arma - continua Carlo Lecca-, sarà soprattutto quello di indirizzo ed invito al rispetto delle norme e non meramente sanzionatorio». Quale zone saranno più «attenzionate» quindi? «Soprattutto i luoghi in cui si potrebbero verificare assembramenti, quindi esercizi pubblici, piazze ed altri spazi ospitanti eventi ludici». Dall'inizio della pandemia grande mole di lavoro per l'Arma: quasi 40mila persone controllate, 8.712 gli esercizi pubblici, 607 le sanzioni comminate a persone e 3 ad esercenti. La maggior parte riguarda il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale e il mancato rispetto del coprifuoco e delle restrizioni sulla mobilità, mentre per gli esercenti il mancato rispetto degli orari di chiusura e la somministrazione di bevande e alimenti con modalità non previste. Controlli su più fronti per la Guardia di Finanza: per il rispetto alle norme anti Covid e per tutelare l'economia sana del Paese. «Da un anno a questa parte - segnala il colonnello Massimiliano Re, comandante territoriale delle Fiamme Gialle valdostane -, è stata potenziata anche a tutela dei consumatori l'attività di contrasto dei fenomeni economici legati all'emergenza, sia per intercettare eventuali comportamenti di ingiustificato aumento dei prezzi sia per evitare l'immissione sul mercato di dispositivi privi dei requisiti di sicurezza, mentre - ad eccezione di casi gravi di frodi - i controlli fiscali sono stati sospesi per attenuare la situazione di sofferenza in cui versano cittadini, imprese e professionisti».

Un’attenzione particolare è stata posta invece sulla spesa pubblica per scongiurare che gli aiuti provenienti da Stato e Regione potessero finire nelle tasche sbagliate. Un occhio pure ai fenomeni di usura che si intensificano nei momenti di crisi. Dall'inizio della pandemia la Guardia di Finanza ha controllato 17.631 persone (156 violazioni), e 3.642 esercizi commerciali (12 violazioni). «A questa attività - conclude Massimiliano Re -, hanno concorso pure i militari del Soccorso Alpino di Breuil Cervinia ed Entrèves per le attività anti Covid riferibili alle località turistiche».

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