La nuova impresa del «baby scalatore» In cima al Monte Bianco a soli 12 anni

La nuova impresa del «baby scalatore» In cima al Monte Bianco a soli 12 anni
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L'anno scorso aveva raggiunto in pochi mesi diversi record, scalando a soli 11 anni il Cervino e poi il Monviso. Il «baby-scalatore» Federico Tomasi - originario di Beinasco nel Torinese - ha raggiunto un nuovo primato, arrivando a soli 12 anni sulla cima del Monte Bianco.

L’impresa è stata realizzata sabato 25 giugno, in circa 8 ore, risalendo lungo la Via Italiana in compagnia della guida alpina trentina Matteo Faletti. Partiti a mezzanotte dal Rifugio Gonella, i due hanno raggiunto il Tetto d’Europa alle ore 7.51 di sabato mattina. Matteo Faletti aveva già seguito Federico nelle sue precedenti imprese.

«Stamattina alle 7 e 51 - ha scritto su Facebook il papà Fabio Tomasi - il mio bambino, accompagnato dalla guida alpina Matteo Faletti, dopo 8 ore consecutive di camminata (partito a mezzanotte dal rifugio Francesco Gonella) ha raggiunto la cima del Monte Bianco. Il tetto d'Europa».

Dopo la partenza in piena notte, come testimoniato dalle immagini condivise sui social dal padre del ragazzo, Federico e Matteo sono arrivati a quota 4.810 metri accompagnati da un cielo azzurro e senza una nube. «Sono emozionato e commosso - continua Fabio Tomasi - lo ha fatto dalla via “italiana”, la più lunga e faticosa delle tre che portano in cima».

Una impresa da record, sebbene non assoluto: il versante italiano è stato salito anche da 2 bambini di 8 anni in precedenza.

«Io non avrei potuto accompagnarlo, non è una scalata per me. - ha dichiarato il padre Fabio Tomasi - Insieme abbiamo fatto le prime camminate in montagna, ma lui adesso è davvero di un’altra categoria. Mi rende ancora più orgoglioso il fatto che sia arrivato in cima attraverso la ‘Via Italiana’, la più lunga e faticosa delle tre che portano ai 4810 metri del Bianco. La guida ci aveva detto che sarebbe stato difficile, non ci facevamo illusioni e invece Federico ci ha stupito ancora una volta.»

Il sogno di Federico di diventare un alpinista da 4000 m, è maturato durante una salita sulla Rognosa di Sestriere (3.280 metri), realizzata a soli 9 anni di età. In quella occasione aveva espresso il desiderio di scalare Monviso e Cervino. Ha così intrapreso, con il supporto familiare, 2 anni di preparazione alla sua grande impresa del 2021, realizzata esattamente come quest’anno, con il supporto di una guida alpina.

E come è successo in passato, accanto ai complimenti per l’impresa del ragazzino, sono fioccati dubbi e polemiche. «Non hai paura di far andare tuo figlio in montagna?», la domanda posta nel corso di una intervista da Vanity Fair. «E’ vero me lo chiedono in tanti pensando io voglia inseguire il record ma non è così. - la risposta - È vero che c’è sempre un rischio ad andare in montagna, ma come c’è in tutte le cose che facciamo, anche ad attraversare la strada. Ci fidiamo molto di Matteo, la guida che accompagna Federico, che sa valutare le condizioni meteorologiche e considera sempre attentamente la fattibilità della salita. Federico sa che può sempre decidere se proseguire o meno: 500 metri prima della cima aveva i piedi ghiacciati e si sono fermati in un bivacco a scaldarsi un po’. La guida gli ha detto “Che facciamo, torniamo indietro?” e lui ha risposto “assolutamente no”».

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