“La Notte dei Santuari”: anche ad Aosta è stata celebrata la veglia di preghiera
Il mese di maggio, tradizionalmente dedicato dalla Chiesa alla Madonna, si è chiuso con la festa liturgica della Visitazione che ricorda la visita di Maria alla cugina Elisabetta ad Aim Karim. E mercoledì scorso, 31 maggio, le diocesi italiane si sono unite in un momento di preghiera chiamato “La Notte dei Santuari” promosso dalla Cei e dall’associazione Collegamento Nazionale Santuari. La veglia di preghiera della diocesi valdostana si è svolta mercoledì scorso alle 20.30 nel santuario di Maria Immacolata ad Aosta ed è stata presieduta dal vescovo Franco Lovignana. Ai numerosi fedeli è stata distribuita la locandina con il programma, che prevedeva la recita del rosario preceduta dall’ascolto di passi tratti dall’Antico Testamento, dal vangelo di Luca e di Giovanni, dalla lettera di san Paolo ai Corinti, di alcune esortazioni apostoliche di papa Francesco. La corale parrocchiale ha animato la liturgia con i canti: Mi affido a te, Giovane Donna, Gioisci figlia di Sion, Sono qui a lodarti, Verbum panis, Stai con me, e il Magnificat, prima di ogni decina del rosario. Il parroco padre Gregorio Glabas ha dato il benvenuto ai presenti, ha ringraziato il Vescovo, i sacerdoti, le autorità civili, e ha avvisato che chi voleva accostarsi al sacramento della confessione aveva la disponibilità di alcuni sacerdoti, durante la seconda parte della veglia. Monsignor Franco Lovignana prima d’iniziare il rosario ha detto: «Carissimi fratelli e sorelle, viviamo insieme una notte di preghiera nel nostro santuario, luogo che nel tempo ha accolto preghiere e attese, gioie e dolori delle persone che con fiducia si sono affidate alla Beata Vergine Maria, Regina della Valle d’Aosta». Al primo mistero: L’attitudine all’ascolto, una famiglia ha deposto un cero ai piedi della Vergine; al secondo: La prontezza a rispondere ai richiami del bene, le suore rappresentanti delle 3 congregazioni religiose in Valle d’Aosta hanno anch’esse deposto un cero; al terzo: La meditazione dei fatti alla luce della parola, altrettanto hanno fatto le consacrate dell’Ordo Virginum; al quarto: La fiducia in Gesù, è toccato ai diaconi permanenti compiere lo stesso gesto; e al quinto: La gioia dell’incontro con il Risorto, sono stati i sacerdoti a fare come chi li aveva preceduti. Dopo il rosario i fedeli hanno recitato la preghiera di papa Francesco per l’assemblea del Sinodo dei Vescovi che inizierà il prossimo ottobre e per il percorso sinodale delle diocesi d’Italia. Nella seconda parte della veglia si è svolta l’adorazione eucaristica, con il Santissimo Sacramento esposto sull’altare ornato da gigli, astri e anthurium. Dopo un momento di silenzio per l’adorazione e la preghiera personale sono stati letti alcuni passi dai “Discorsi” di sant’Anselmo, gli scritti di sant’Eugenio de Mazenod: “Il Verbo incarnato resta con noi” e “L’Eucarestia, mistero d’amore”. La preghiera finale ”Il Vescovo e il popolo insieme” ha concluso la “Notte dei Santuari” con il Santissimo Sacramento esposto fino a mezzanotte.