La nazionale abbandona i Mondiali di Oberstdorf

Il Mondiale di sci di fondo della nazionale italiana è terminato dopo la 10 km individuale skating di martedì 2 marzo. Due casi di positività al Coronavirus riscontrati fra il personale generico e i tecnici presenti a Oberstdorf hanno convinto la Fisi a far rientrare immediatamente in Italia le rappresentative presenti al Mondiale tedesco “Sia per salvaguardare la salute degli atleti azzurri che per garantire una prosecuzione sicura delle gare iridate”. Una sorta di fulmine a ciel sereno, considerando che la rassegna iridata di Oberstdorf era ed è l’evento clou di una stagione fortemente condizionata dalla pandemia.

La scelta della Federazione ha spezzato i sogni di Emilie Jeantet, l’alpina di Cogne che oggi - sabato 6 - avrebbe dovuto esordire nella 30 km in classico femminile. “Sono dispiaciuta, non potrebbe essere diversamente. - raccontava la Jeantet mercoledì scorso, 3 marzo, qualche minuto dopo l’ufficializzazione della scelta della Fisi - La mia rincorsa al Mondiale finisce qui, ma la motivazione per andare avanti e uscire tutti insieme da questa brutta situazione è fortissima”.

Dal punto di vista della forma abbandonare un Mondiale - pur con ottime motivazioni - è uno smacco non da poco per la Fisi. Certo, sotto il profilo dei risultati l’ultima settimana del Campionato del Mondo avrebbe offerto davvero pochissime possibilità di medaglia al clan azzurro. La gara più attesa era certamente la team sprint skating di domenica scorsa, 28 febbraio, dove però Francesco De Fabiani e Federico Pellegrino hanno deluso le attese.

Il ritmo forsennato della Russia, in particolare con Alexander Bolshunnov, e una caduta nell’ultimo giro hanno infatti relegato l’Italia al quinto posto. Il russo nel penultimo dei 6 giri della finale alzava a livelli forsennati il ritmo e crea un buco: De Fabiani all’ultimo cambio, in quinta posizione, accusava dieci secondi di svantaggio. Davanti il norvegese Johannes Hoesflot Klaebo e il finnico Joni Maki impiegavano meno di mezzo giro a rintuzzare il divario dall’altro russo Gleb Retivykh. Dietro Richard Jouve e Federico Pellegrino cercavano di fare altrettanto, ma il valdostano incappava in una caduta mandando in frantumi i sogni di medaglia. Per il podio nessuna storia, con il gradino più alto prenotato da Klaebo, in coppia con Erik Valnes, davanti alla sorprendente Finlandia di Ristomatti Hakola e Joni Maki e alla Russia di Bolshunov-Retivykh, a 2”09. Al femminile eliminate in semifinale Greta Laurent e Lucia Scardoni, classificate in 11esima posizione. La vittoria andava alle svedesi Maja Dahlqvist eJonna Sundling a precedere la Svizzera (Laurein Van Der Graaff-Nadine Faehndrich) e la Slovenia (Eva Urevc-Anamarija Lampic).

Ai Mondiali, così, sono rimasti solo i gressonari Mark e Karen Chanloung, che difendono i colori della Thailandia: nella 10 km femminile vinta dalla norvegese Therese Johaugg Karen Chanloung è stata 55esima a 4’22”2 mentre tra gli uomini - sui 15 km - 71esimo il fratello Mark, attardato di 5’43”3 dal norvegese Hans Holund (33’48”7).

Finale in Svizzera con l’incognita azzurra

Dopo le staffette di giovedì e venerdì il Mondiale di Oberstdorf si conclude oggi e domani con le gare sulla distanza in classico, la 30 km femminile e la 50 km maschile con partenza di massa (sabato alle 12.30 le donne, domenica alle 13 gli uomini). La stagione internazionale si chiuderà poi sabato e domenica prossimi, 13 e 14 marzo, con le finali di Engadina, in Svizzera, a cui conta di partecipare Francesco De Fabiani. “Voglio partecipare alla 15 km in classico. - ha affermato l’alpino di Gressoney-Saint-Jean - Dispiace ovviamente non poter continuare il Mondiale, ma nella vita non sempre le cose vanno per il verso giusto. Saltare la 50 km, però, è una delusione grandissima”. Pellegrino, dal canto suo, ha commentato l’addio al Mondiale come “La cosa giusta da fare, anche se è stato sconfortante abbandonare Oberstdorf così”