La Monterosa Spa vince la causa contro i proprietari dei terreni per i diritti di passaggio sulle piste da sci
«Una volta non esistevano leggi che salvaguardassero la pubblica utilità dei terreni invernali ai fini dello sci. Le società dovevano siglare contratti con i proprietari per ottenere il diritto di passaggio. Dopo che la Regione ha emanato una legge, entrata in vigore nell’autunno 2016, in cui ha definito quanto le società dovessero corrispondere per tali diritti, Monterosa Ski ha inviato lettere ai proprietari per avvisare di essere una società partecipata e, per equità di trattamento, di volere i diritti di servitù basati sulla legge». A spiegarlo è Giorgio Munari, amministratore delegato di Monterosa Spa.
L’interruzione dei trattamenti economici precedenti è stata accettata da alcuni mentre altre famiglie di Champoluc e di Gressoney non hanno ritenuti equi i nuovi e hanno presentato un esposto contro Monterosa Ski, chiedendo il pagamento dei canoni insoluti e delle somme (non pagate) determinate a titolo di equivalente monetario degli abbonamenti pattuiti finalizzati alla libera circolazione sugli impianti. Nell’esposto si denunciava la morosità della società Monterosa che, secondo i proprietari, dal 2016 aveva smesso di pagare gli affitti dei terreni e che si era detta costretta a chiedere l’avvio del procedimento per la costituzione coattiva di servitù a uso pubblico. Nonostante per i proprietari si potesse procedere a quest’ultima solo sussistendo la dichiarazione di pubblica utilità delle piste, mercoledì scorso, 1° dicembre, il Tribunale ordinario di Aosta ha dato, tuttavia, ragione alla Monterosa Ski, poiché la società di gestione degli impianti ha una connotazione anche pubblicistica, relativamente al trasporto su seggiovia o su impianti a fune, e le innovazioni previste dalla legge regionale mirano a consentire la costituzione di servitù di pista anche in modo coattivo, in mancanza di accordo con i soggetti privati proprietari dei fondi.