La minoranza abbandona l’aula a La Salle dopo lo scontro sulla variante del Piano regolatore

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Bufera in Consiglio comunale a La Salle. Martedì scorso, 12 gennaio, le minoranze hanno abbandonato l’aula prima dell’approvazione della variante non sostanziale al Piano regolatore che prevede l’eliminazione - su richiesta dei cittadini - di diverse aree edificabili, la ridistribuzione di alcune aree artigianali a Le Champ e la previsione di allargamento delle strade Croix des Prés e Via dei Romani. Un gesto stigmatizzato dal sindaco Loris Salice che parla di mancanza di senso civico, di scarso riguardo nei confronti della popolazione e delle istituzioni.

I primi battibecchi erano già iniziati alla presentazione da parte dei gruppi di opposizione - Franco Ottoz, Agnese Porchiola e Antonio Chiarella da una parte, Eliseo Lumignon dall’altra - di un’interpellanza sugli alberi di Natale - realizzati dall’artista Piero Nigra e acquistati nel 2020 per una spesa di circa 11mila euro - e sul costo ritenuto eccessivo per le luminarie (20mila euro). “In una località come la nostra e soprattutto dato il periodo particolare che stiamo attraversando a causa della pandemia avremmo preferito qualcosa di più sobrio. Basti dire che nella vicina Morgex hanno scelto un abete proveniente proprio da La Salle”, afferma il consigliere Franco Ottoz.

Secca la risposta del sindaco Loris Salice. “Quando si parla di “tradizioni natalizie” non bisogna scordarsi che il simbolo del Natale non è l’albero bensì la Sacra Famiglia. L’albero di Natale ha la medesima funzionalità degli addobbi natalizi. - sottolinea Loris Salice - La realizzazione di questi modelli artistici diffusa anche in molte altre Amministrazioni comunali non è stata una “triste scelta” bensì oggetto di un’attenta analisi. Ovviamente vi possono essere pareri favorevoli o contrari ma il concetto di bello dipende dalla sensibilità di ognuno e quindi puramente soggettivo. Difficilmente, in questo caso, si può asserire che l’opera è “brutta”, un concetto esposto anche dalla minoranza che riconosce sia la capacità dell’artista che il valore artistico dell’opera. Nel segno di voler dare novità e rendere più interessante il nostro Comune, l’albero così concepito è un oggetto che suscita curiosità, stimolo alla visita”.

La discussione è poi proseguita sull’approvazione dello studio di fattibilità del percorso pedonale sulla Via dei Romani che porta a Morgex. “Abbiamo espresso voto favorevole a patto che venga modificato il tracciato, che al momento è stato pensato in parte a sinistra e in parte a destra della carreggiata con alcuni attraversamenti pedonali segnalati da dossi che in inverno rischiano di diventare pericolosi”, hanno ribadito i consiglieri di minoranza. “E’ un progetto a cui stiamo lavorando da tre anni. - dice Loris Salice - Dopo diversi studi, e analizzando le varie possibilità, siamo giunti alla conclusione che questa è la soluzione più idonea. Alcuni tratti, essendo in forte pendenza, rimangono comunque disagevoli: la presenza dei dossi indurrà gli automobilisti a rallentare”.

E’ stato però l’ultimo punto all’ordine del giorno, l’approvazione della variante al Piano regolatore, che ha scatenato definitivamente gli animi. “Sarebbe stato opportuno demandare al nuovo Consiglio la trattazione di tutta la vicenda inerente la variante adottata a luglio. Non era urgente, soprattutto considerata l’imminente consultazione elettorale, ma anche il regime di proroga avrebbe dovuto suggerire agli amministratori di limitare l’operato del Consiglio”, si legge nella dichiarazione fatta mettere agli atti dai Consiglieri di opposizione. “Il riferimento riportato dalla minoranza non inficia nessun atto deliberato il 23 luglio. - ribatte il sindaco Loris Salice - La legge indica 45 giorni prima della data delle elezioni quale termine ultimo per emettere atti urgenti e improrogabili. E’ tutto stato fatto in maniera regolare. Le illazioni del gruppo di minoranza non hanno alcun fondamento e anzi sono totalmente fuorvianti”. Morale della favola: variante passata con i soli voti della maggioranza e clima in aula sempre più incandescente.

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