«La mia prima passeggiata al Santuario di Machaby nel Comune di Arnad»
Voglio scrivere questo racconto in ricordo di mio cugino don Donato Nouchy, priore di Arnad scomparso nel 2000.
Dunque io ero giovane ma sentivo che mia mamma mi parlava sempre bene di questo nostro cugino che si era fatto prete. Lui era dell’anno 1922 mentre mia mamma era del 1923. Allora un giorno, preso dalla voglia di conoscere questo cugino, sono partito con la mia vespa verso la bassa Valle e precisamente per andare a Arnad,paese molto conosciuto per la sua festa del lardo che si svolge tutti gli anni nello splendido bosco della Keya in mezzo a castagni secolari nell’ultima settimana di agosto con grande affluenza di pubblico.
Ma torniamo un attimo indietro. Dunque, a un certo punto mi trovo all’inizio della mulattiera vedo un piccolo oratorio tutto ben affrescato e molto bello, oltrepassato il ponte di legno mi incammino su nella ripida mulattiera tutta ben lastricata di lose. Attorno è tutto un castagneto e così, anche se fa caldo, non lo si sente tanto, perché le piante rinfrescano molto. Arrivo al Santuario mi avvicino al portone. E’ ancora chiuso: è domenica e ci sarà la Santa Messa alle 16. Mi siedo un po’ li su una panca, ma ecco a un certo punto vedo arrivare su un fuoristrada è lui lo riconosco perché l’ho visto parecchie volte in foto. Apre il Santuario e poi va verso alcune persone che giocano a bocce e rimane un po’ là a osservare questi giocatori. Allora io, che fino a quel momento sono stato in disparte, piano piano mi avvicino lo saluto e gli dico: «Tu non lo sai ma noi due siamo cugini«.
Lui rimane un po’ sorpreso poi mi fa: «Ma tu chi sei?». Io sono figlio di Dorina di Victorin, rispondo. E’ molto contento di conoscermi e mi fa visitare il Santuario, particolarmente bello con una splendida volta dipinta di un bel colore blu le pareti sono tutte ricoperte di quadri ex voto
Sono davvero felice di aver fatto la sua conoscenza e vedo che anche che lui è contento di avermi conosciuto. Dopo la Messa mi propone di scendere con lui sul fuoristrada perché poi vuole farmi passare in canonica così mi fa conoscere anche la sua anziana mamma, la zia Livia, poi mi offre un bicchiere di vin d’Arnad e in seguito conosco anche la cugina Elsa e la sua famiglia. Dal quel quel giorno ci sono stato tante volte a trovarli.
Mi ricordo quando ha celebrato i suoi 50 anni di Messa a Saint-Marcel. In tanti di Arnad sono saliti con il pullman per testimoniare tutto il loro affetto e riconoscenza per tutto quello che ha fatto per il paese di Arnad.
Un mio saluto a tutti gli “Arnayot”.