La “Medaglia Broglio” conferita a Ernesto Vallerani
Il Comune di Borgofranco ha sempre tenuto in grande considerazione l’aver dato i natali al generale Luigi Broglio, padre e pioniere della scienza astronautica italiana, celebrandolo in occasione del centenario della nascita e del ventennale dalla sua scomparsa. Un ulteriore evento a lui dedicato ha avuto luogo nei giorni scorsi, quando una targa di ringraziamento è stata consegnata al professor Erasmo Carrera, presidente dell'Associazione Italiana dell'Aeronautica e dell'Astronautica, artefice del’istituzionalizzazione del premio commemorativo “Medaglia Broglio”. Questa nuova onorificenza è stata conferita al professor Ernesto Vallerani, a seguito di un convegno intitolato "Responsable and Sustainable Space Exploration: Moon to Mars", tenutosi al Mi Co, il 75esimo Congresso internazionale dell'Aeronautica e dell'Astronautica svoltosi per la prima volta in Italia, a Milano. Tra i presenti all’evento l’ingegner Olga Beltramello, del Cern di Ginevra, il nipote del generale Luigi Broglio e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Luigi Broglio (1911-2001), figlio di una maestra elementare che insegnò a Biò e di un ufficiale d’artiglieria che abitavano in una casa di via delle Chiese, dietro Palazzo Marini, fu una figura schiva e lontana dalle luci della ribalta, fermamente dedita al proprio lavoro, ma considerata con sommo riguardo dagli ambienti scientifici gravitanti attorno alla Nasa. A lui si deve la fondazione, nel 1952, della Scuola di Ingegneria Aerospaziale a Roma, di cui fu rettore di cattedra, e soprattutto il Progetto San Marco, una collaborazione tra Italia e Stati Uniti che permise, nel 1964, il lancio e la messa in orbita del primo satellite italiano, il San Marco 1, portando così il nostro Paese a essere il terzo a inviare un oggetto nello spazio, di creazione completamente nazionale, dopo Usa e Urss, anche se utilizzando un sito di lancio americano (la base di Wallops Island). Le spoglie del generale Broglio riposano nel cimitero di Montebuono, sulla collina all’ingresso del paese.