La maturità è alle spalle, ora si pensa all’Università I progetti di alcuni dei migliori studenti valdostani

In fondo ci sperava in un risultato così importante, anche se la lode è stata davvero la “ciliegina sulla torta”. A settembre andrà al Politecnico di Torino a studiare Ingegneria energetica Luca Fazari di Quart, neo diplomato al Liceo scientifico “Edouard Bérard” di Aosta. L’esame non è stato certo una passeggiata, ma lo studente l’ha vissuto comunque con calma e concentrazione. «Le tracce per gli scritti erano quasi tutte stimolanti e permettevano riflessioni interessanti di vario genere. - racconta - Per il tema di italiano ho scelto l'analisi e l'interpretazione letteraria di un estratto del romanzo di Alberto Moravia “Gli indifferenti”. Da lì sono partito per una riflessione sul modo in cui nel Novecento viene criticata la borghesia. Per francese, invece, ho scelto l’analisi e la produzione di un testo argomentativo riguardo ad un soggetto di attualità. In particolare, si trattava di riflettere sull'antropizzazione delle zone di montagna, tema su cui nella nostra regione si dibatte spesso e che quindi ho scelto per questo motivo. La prova d'indirizzo (matematica nel mio caso) è stata forse quella che più mi preoccupava perché richiedeva conoscenze più specifiche, ma alla fine bastava mantenere la calma e rimanere concentrati». E ora Ingegneria a Torino. «Per il momento è questo il mio piano. - conclude Luca Fazari - Non voglio fare troppi programmi per quanto riguarda le occupazioni future perché voglio tenere aperte più possibilità per ogni eventualità».

Era particolarmente in ansia per la prova di strumento, il violino, Michel Vittaz di Gignod, 100 al Liceo musicale di Aosta. «Gli scritti erano la parte che mi preoccupava di meno e quindi li ho affrontati tutto sommato con tranquillità e serenità. - dice - Ero decisamente più agitato, invece, per la prova di strumento e specialmente per l’orale, anche perché nel mio caso ho dovuto aspettare fino a venerdì 7 di luglio. Per quanto riguarda i risultati, mi aspettavo di andare bene negli scritti, mentre per l’orale e la prova di strumento non credevo assolutamente di ottenere il massimo del punteggio, quindi è stato totalmente inaspettato». A settembre inizierà a studiare Lettere Moderne all’Université Jean Moulin di Lyon: «Si tratta di una triennale che spero possa permettermi di coltivare la mia passione per la letteratura. In seguito mi piacerebbe specializzarmi in traduzione letteraria dal francese all’italiano».

Rimarrà invece in Valle d’Aosta Fabienne Brunod di Donnas che ha appena terminato con il massimo dei voti il Liceo economico sociale all’Isiltep di Verrès. «Sono davvero soddisfatta per il risultato, ho studiato molto in questi 5 anni per prepararmi alla prova finale. - spiega - Ora sto studiando per l’esame d’ingresso all’università, vorrei fare Scienze della formazione primaria ad Aosta».

Trascorrerà l’estate tra Aosta (la città in cui vive) e Roma, la città di origine, Anna Perucci, 100 al Liceo scientifico dell’Isiltp di Verrès. «L’esame nel complesso mi è sembrato fattibile. - sottolinea - Le tracce di francese, a mio parere, erano poco stimolanti, mentre la traccia di italiano che ho scelto, una poesia di Quasimodo, era interessante, soprattutto per gli studenti dello scientifico, visto che l’argomento principale era il progresso scientifico. È il risultato che speravo di ottenere quindi sono molto soddisfatta. L’anno prossimo studierò Fisica all’università di Torino e vorrei, in futuro, lavorare in ambito di ricerca».

Ha ottenuto 100 al Liceo “Regina Maria Adelaide”, opzione Scienze Applicate, Benjamin Mortara di Montjovet. Il ragazzo ha trovato l’esame di Stato tutto sommato poco stimolante. «Mi è sembrato un insieme di prove che non rispecchia per niente il percorso scolastico svolto in 5 anni» afferma. Ora per lui sono in programma alcuni viaggi all’estero (a Cardiff e a Barcellona) e poi l’università a Bologna.

Noemi Ducly abita ad Antey-Saint-André e ha frequentato il Liceo classico ordinario di Aosta. «Per l’esame non ero molto preoccupata fino a pochi giorni prima, quando l’ansia ha iniziato a farsi sentire. - ricorda - Nonostante questo, sono contenta di aver affrontato un esame “vecchio stampo”, tornando alla normalità. Gli scritti e la seconda prova sono andati meglio di quello che sperassi, quindi sono molto soddisfatta. A settembre inizierò Fisica, mi piacerebbe studiare a Bologna, ma devo aspettare il risultato del test. In alternativa mi iscriverò alla facoltà di Fisica all’Università di Torino». Prima di ricominciare con gli studi, però, trascorrerà una settimana di vacanza a luglio, in Calabria dai i nonni e a inizio settembre passerà qualche giorno a Malta.

Arianna Balagna vive a Pont Canavese e ha appena concluso a pieni voti l’École Hôtelière di Châtillon. «La mia passione per la cucina è nata nella lontana estate del 2015, al termine della scuola primaria, da mia cugina e suo marito, ristoratori e proprietari del Ramo Verde a Cuorgné, nel Canavese. Proprio loro mi hanno trasmesso l’amore e la dedizione verso questo lavoro del settore turistico-alberghiero. - rivela - Per questo, nel maggio del 2018 ho sostenuto il test di ammissione all’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste. Il test comprendeva anche quesiti in francese, lingua studiata a livello elementare in Piemonte, che ho dovuto dunque approfondire per il completamento dell’esame. Agli inizi di giugno i risultati: ero stata ammessa! A seguito di 5 anni di impegno e costanza, ho raggiunto ora il traguardo tanto desiderato. Ho preso la decisione di continuare gli studi all’Università di Torino. Nei prossimi mesi sono iscritta a 2 test di ammissione universitari: il primo in Dietistica e il secondo in Scienze biologiche, corsi per il conseguimento di una Laurea triennale per accedere, in seguito, a un corso di Laurea magistrale in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana».