La manovra da cento milioni al vaglio delle categorie Dagli albergatori dubbi sui contributi per gli investimenti
E’ attesa all’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio Valle di giugno la manovra da 100 milioni di euro (80 della Regione, gli altri 20 dello Stato) per gli aiuti anti crisi Covid. Diverse le misure previste. A partire dal contributo a fondo perduto (da 2 mila a 25 mila euro) ai titolari di partita Iva che devono aver registrato una riduzione del volume d’affari almeno pari al 30 per cento per i mesi dal 1° ottobre 2020 al 31 marzo 2021 rapportata al volume d’affari del medesimo periodo degli anni 2019 e 2020. Poi un bonus per i gestori di bed and breakfast (1.000 o 2.000 euro) e interventi nel settore agricolo (tra i 1.500 e i 4.500 euro). La maxi manovra - che utilizza fondi derivanti dall’avanzo di amministrazione della Regione - prevede anche sostegni agli investimenti (da 25 mila a 250 mila) e pure alle imprese di grandi dimensioni, fino a un massimo di 1,5 milioni di euro. Misure specifiche riguardano i maestri di sci, le guide alpine, gli sci club e le scuole di sci. E poi rimborsi per le imprese di somministrazione di alimenti e bevande che acquistano prodotti valdostani, contributi alla patrimonializzazione delle società cooperative o dei loro consorzi (da 20 mila a 60 mila euro), per la liquidità delle imprese e degli esercenti le libere professioni, per i consorzi garanzia fidi. Il disegno di legge contempla interventi per le politiche del lavoro a sostegno dell'occupazione, per l'orientamento e la formazione e borse di studio.Tra le agevolazioni fiscali vi sono esenzioni dall'addizionale regionale all'Irpef, dalla tassa automobilistica per autovetture per servizio pubblico di piazza o veicoli a noleggio con conducente e per veicoli ultraventennali. Non mancano le indennità per i lavoratori dipendenti esclusi dagli ammortizzatori sociali e gli aiuti integrativi anche per coloro che ne beneficiano. Contributi alle famiglie proporzionati al reddito Isee e a favore degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. I titolari dei servizi dei nidi d'infanzia e tata familiare saranno rimborsati per la riduzione delle rette.