La maggioranza supera la prova «treno a idrogeno» Restano le tensioni con Erika Guichardaz e Chiara Minelli

La maggioranza supera la prova «treno a idrogeno» Restano le tensioni con Erika Guichardaz e Chiara Minelli
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La legge spacca maggioranza non spacca la maggioranza. Con il voto segreto, richiesto dal capogruppo della Lega, Andrea Manfrin, raccoglie i voti di quasi tutta l'aula, approvata - mercoledì scorso, 7 luglio - con 27 "sì", 7 "no" e un'astensione.

«Grazie a tutti per aver portato in aula un progetto di legge firmato da un solo consigliere» afferma Claudio Restano (VdA Unie), firmatario e relatore di maggioranza. La legge, emendata con 2 modifiche proposte dalla maggioranza prevede uno studio (da consegnare entro 180 giorni) per utilizzare l'idrogeno come vettore per i trasporti e la mobilità, «Fermi restando i già previsti interventi di elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea in corso di progettazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana».

«Non avendo avuto la possibilità di esprimere un voto palese», Erika Guichardaz e Chiara Minelli, consigliere del Progetto Civico Progressista, precisano di aver votato contro la legge sulla trazione a idrogeno per il trasporto ferroviario in Valle d'Aosta. Le 2 consigliere del Pcp hanno votato a favore sui 2 emendamenti, contro gli articoli e la legge nel complesso. Gli emendamenti «Non eliminano la gravità del tentativo portato avanti e a cui solo il Pcp si è opposto» sostengono Erika Guichardaz e Chiara Minelli, quest’ultima Assessora ai Trasporti dimessasi a metà maggio. Il testo approvato in aula «Non mette più in discussione l'elettrificazione dell'Ivrea-Aosta, però questo non basta per poter dire che si tratta di una legge utile e opportuna».

Per le 2 consigliere del Pcp, «La legge approvata è inadeguata perché se si vuole studiare l'uso dell'idrogeno in Valle bisogna prevedere altre cose, un campo di indagine molto più vasto di quello della ferrovia che è il settore meno interessato all'idrogeno. Una legge confusa che non produrrà nessun risultato se non quello di rimandare per almeno altri sei mesi le decisioni sulla Aosta Pré-Saint-Didier». Per Erika Guichardaz e Chiara Minelli vi è «Un dato politico pesante. Il Pcp ha chiesto una verifica politica della maggioranza regionale e ha indicato in un documento scritto una serie di punti su cui bisogna confrontarsi fra forze politiche e gruppi consiliari. Fra i punti vi era proprio questa proposta di legge di cui avevamo chiesto un confronto per l'accantonamento. Si è trattato di un atteggiamento che non possiamo accettare e a cui non potevamo non reagire».

«Andate avanti alla giornata»

«È evidente che non si vuole dialogare, che si vuole innalzare un muro di gomma, rinviare ogni decisione, andare avanti alla giornata. E' una situazione che riteniamo deplorevole».

Lo scrive in una nota il Tavolo di coordinamento di Progetto Civico Progressista, che invita i consiglieri regionali di Pcp a «Esprimere in modo fermo ed incisivo il proprio dissenso, anche attraverso azioni specifiche e ad operare per la piena attuazione del programma di legislatura».

«A ulteriore conferma della indisponibilità al confronto - si legge - mercoledì 7 luglio è stata approvata la Proposta di legge 22 , riguardante l'applicazione della tecnologia a idrogeno al trasporto ferroviario in Valle d'Aosta. Una normativa con una impostazione inaccettabile».

«L'attenzione ai contenuti e lo studio dei dossier - conclude la nota - sono elementi fortemente caratterizzanti del campo dei progressisti. Sono gli aspetti che più contraddistinguono la sinistra ed il centro sinistra rispetto agli autonomisti e ai centristi che, salvo su pochi temi, sono sostanzialmente indifferenti ai programmi. Alcuni orientamenti e valori di fondo sono anche l'elemento che differenzia il campo progressista dal campo del centrodestra».

«Il Tavolo di Coordinamento di Pcp, oltre a confermare alcuni tavoli tematici già operanti, ha deciso di avanzare la proposta a tutte le forze politiche progressiste presenti in Valle d'Aosta di attivare quattro ulteriori tavoli unitari dei progressisti sui seguenti temi: Economia e Lavoro; Istruzione e Cultura; Ambiente e Trasporti; Riforma istituzionale».

Nel pomeriggio arriva la precisazione del Pd: «Il tavolo di coordinamento citato riguarda solamente le forze politiche Area Democratica e Rete Civica, il Partito Democratico della Valle d'Aosta non partecipa a tale tavolo e di conseguenza, quanto scritto nel comunicato non sono le posizioni del Partito Democratico».

Paritetica da riunireAd accendere il dibattito politico in Consiglio Valle anche la questione della Commissione Paritetica, recentemente ricostituita. «È necessario un incontro urgente prima della pausa estiva con la neo eletta Commissione paritetica per parlare dell'imminente scadenza delle concessioni idroelettriche, tenendo conto che siamo già in estremo ritardo». A richiederlo è stato l’ex presidente della Regione Augusto Rollandin, consigliere di Pour L'Autonomie. Il presidente della Regione Erik Lavevaz, pur concordando «Sull'urgenza di avviare la Commisione paritetica», riferisce che manca ancora all'appello il decreto ministeriale che sancisce l'elezione dei suoi membri.

Erik Lavevaz aggiunge di aver scritto al ministro Mariastella Gelmini appena dopo la chiusura dell'iter di nomina dei componenti di parte regionale, per chiedere un confronto preventivo sull'agenda delle priorità, con una corsia preferenziale sulle norme in materia di derivazioni d'acqua e l'equiparazione del corpo valdostano dei Vigili del fuoco e del corpo forestale. «Aspetto di potermi confrontare nei prossimi giorni con il ministro - conclude il Presidente - l'auspicio è anche quello di poter mantenere in capo alla parte regionale la presidenza della Commissione». Per Augusto Rollandin, il rinnovo delle concessioni idroelettriche, attualmente alla Compagnia Valdostana delle Acque (Cva), è «La priorità» e se non trattata con tempestività il rischio è di «Vederle cadere in mani estranee».

Arriva Antonio Tajani

Oggi sabato 10 e domani domenica 11 luglio sono in Valle d'Aosta il coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito popolare Europeo, Antonio Tajani, e il deputato Paolo Zangrillo, componente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera. Forza Italia della Valle d'Aosta spiega che sono «In programma diversi incontri con categorie produttive, operatori economici e realtà imprenditoriali e aziendali del territorio, con l'obiettivo sia di fare il punto della situazione valdostana, alle prese con una non facile ripartenza economica dopo mesi di confinamento in zona rossa, sia di recepire richieste di intervento in favore della montagna da portare immediatamente all'attenzione del governo Draghi». Domenica dalle 8.30 alle 12.30 Forza Italia raccoglierà firme in piazza Chanoux per la campagna nazionale per la riforma del fisco.

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