La Magdeleine punta ai 20 milioni del Pnrr “Occasione storica contro lo spopolamento”
«E’ l’occasione della vita e vogliamo provarci». Il Comune di La Magdeleine ha sciolto la riserva e parteciperà al bando che mette in palio un finanziamento “monstre” da 20 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la “rigenerazione culturale, sociale ed economica” di un borgo in ogni regione italiana. Lunedì prossimo, 21 febbraio, alle 20.30, alla Torretta, il sindaco Mauro Duroux - insieme alla Giunta e al Consiglio comunali - illustrerà alla popolazione la proposta progettuale. Il Comune dovrà poi presentarla alla Soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali entro le 13 di venerdì 25 febbraio. La Giunta regionale sceglierà un nucleo di valutazione per analizzare le diverse proposte. Il borgo vincitore verrà comunicato dalle Regioni al Ministero entro martedì 15 marzo. «Chiedo scusa se ho convocato l’assemblea pubblica a soli 5 giorni dalla scadenza ma i tempi non sono stretti, sono strettissimi. - dice il sindaco Mauro Duroux - Dal punto di vista politico e amministrativo, trovo sconvolgente che a un solo Comune vengano concessi 20 milioni di euro, una cifra pazzesca. E’ una situazione che deve farci riflettere e che ci mette a concorrere come in una lotteria un Comune contro l’altro con il rischio di generare gelosie e rivalità. Anche le tempistiche sono discutibili: il Ministero ha avvisato la Regione a fine dicembre e noi Sindaci lo abbiamo saputo il 20 gennaio. Entro il 25 febbraio dobbiamo produrre una proposta articolata e complessa, potendo contare sulla forza lavoro dei nostri uffici che già normalmente hanno un organico ridotto». Di fronte a un finanziamento che può cambiare il destino di una comunità, però, non ci si può tirare indietro. Il bando intende individuare un borgo «abbandonato o a rischio di abbandono». Per la Magdeleine l’intenzione è quella di una rigenerazione complessiva di tutti i 5 villaggi di cui si compone il paese: Brengon, Clou, Vieu, Messelod e Artaz. «Il nostro tessuto urbanistico ha mantenuto le caratteristiche dei villaggi di montagna ma nel tempo questi si sono legati come un borgo unico e il bando ci consente di aderire con questa modalità. - prosegue il sindaco Mauro Duroux - Non voglio ancora svelare troppo del progetto che presenteremo lunedì ma posso dire che tocca ogni pilastro fondante del Pnrr e coinvolgerà tutti: dall’agricoltore al pensionato, dal lavoratore edile allo studente, dall’albergatore a chi opera nel mondo dello sport e della cultura. Il nostro è un progetto di rigenerazione a 360 gradi del territorio che vogliamo avviare generando un motore lavorativo che attragga nuove famiglie, soprattutto di giovani, a vivere e a lavorare sul territorio».
Un’età media di 58 anni
«Il nostro non è un paese abbandonato, anzi: ha un aspetto estremamente curato. E tuttavia il rischio è dietro l’angolo e i numeri lo dimostrano. - entra nel dettaglio Mauro Duroux - Ad oggi a La Magdeleine vivono stabilmente tutto l’anno solo 62 persone, di cui 9 però sono non residenti (chi per lavoro, chi perché pensionato e preferisce il sole e la tranquillità di La Magdeleine): quindi dei 107 residenti attuali più del 50 per cento non vive in paese perché domiciliato altrove per motivi personali o di lavoro. Delle 62 persone che risiedono stabilmente in paese, 8 sono in età scolastica, 25 sono pensionati e 29 lavoratori. Di questi ultimi, solo 14 lavorano sul territorio. Le famiglie sono composte da 6 nuclei famigliari con figli, 10 coppie e 20 single. Delle 14 persone che lavorano nel nostro territorio, 5 sono impiegate in agricoltura, 6 nel turismo, 2 nell’edilizia e 1 nel terziario attraverso il telelavoro ed è il nostro primo migrante digitale presente in paese. Ovviamente durante l’inverno e l’estate questi numeri crescono, con 9 lavoratori stagionali in più: in estate 4 in agricoltura e 5 nel turismo; in inverno 9 nel turismo». «L’età media della popolazione che vive stabilmente a La Magdeleine è di 58 anni. - conclude Mauro Duroux - Ciò fa capire quale sarà il nostro futuro se non invertiamo la rotta. Il bando del Pnrr è la grande occasione, puntando su migranti digitali, nuove professionalità e tutte le opportunità del bando. Mi rendo conto che le possibilità di spuntarla sono poche ma ce le giocheremo fino in fondo».