«La lupa trovata morta a Bionaz dagli agenti della Forestale non è stata uccisa dall’uomo»
Non è stato ucciso da un colpo di fucile l’esemplare di lupo rinvenuto nel territorio del Comune di Bionaz, in una zona boscata lungo il sentiero che porta al Rifugio Crête Sèche. La sua morte sarebbe, invece, da ascrivere con quasi assoluta certezza a un’aggressione da parte di altri suoi simili. La carcassa dell’animale, una giovane femmina di un anno di età ritrovata dagli agenti della Stazione forestale di Valpelline, è stata trasferita al Centro di referenza nazionale per le malattie degli animali selvatici (Cermas), per essere sottoposta agli esami necroscopici.
Nei giorni scorsi, un’altra carcassa di lupo è stata ritrovata a Gressoney-Saint- Jean. Sono intervenuti i Forestali della Stazione di Gaby e anche in questo caso i resti del predatore sono stati portati al Cermas.
Lupa trovata dai Forestali
«L’esemplare di lupo recuperato a Bionaz - precisa il comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta Luca Dovigo - è stato ritrovato dai forestali durante la loro normale attività sul territorio che comprende anche continue azioni di monitoraggio e controllo. Operazioni ormai consuete in tutta la regione, in zone antropizzate ma ancor più propriamente su terreni montani. Ciò vale pure per quanto riguarda il lupo ritrovato a Gressoney-Saint-Jean in avanzato stato di decomposizione e con segni di morsicature».
«La carcassa della lupa trovata a Bionaz - spiega Paolo Oreiller, responsabile regionale della Struttura Flora, Fauna, Caccia e Pesca - mostrava morsicature in diverse parti del corpo, cosa che ha fatto subito pensare che sia stata uccisa da suoi simili. Con molte probabilità, infatti, si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, entrando nel territorio di un altro branco che non l’ha accettata. Per quanto concerne l’esemplare di Gressoney-Saint-Jean, è invece più difficile, per il momento, capire cosa sia successo, dell’animale, infatti, è rimasta solo la pelle. Ma va detto che il ritrovamento di un lupo morto, salvo che non sia per davvero ucciso a fucilate o avvelenato, non dovrebbe fare notizia, perché rientra nella naturale casistica della selezione naturale».
Aggredita da un altro branco
Dal Cermas, la certezza delle cause della morte della lupa di Bionaz, ma anche dell’esemplare ritrovato a Gressoney-Saint-Jean, arriveranno solo con la consegna dei referti. Lo dice il direttore del Centro di referenza nazionale per le malattie degli animali selvatici Riccardo Orusa, il quale conferma che «Tra i due lupi il meno refertabile è stato sicuramente quello di Gressoney-Saint-Jean, con molte probabilità rimasto a lungo sotto la neve. La situazione in cui si è trovata la lupa di Bionaz fa invece pensare, quasi con certezza, a una situazione di “regolazione di specie”, ovvero la lupa è stata aggredita da un branco che non era il suo. Questo è un esempio che dimostra che il lupo si autoregola e regola la vita del suo branco».
Nuovi attacchi
È dei giorni scorsi la notizia di un nuovo attacco da parte di lupi nella Valle del Gran San Bernardo. A farne le spese è stato un vitellino dell’allevatore Alex Letey di Roisan. L’animale si trovava all’interno di un recinto con altri 21 vitellini appena fuori della stalla dove il giovane allevatore stava lavorando insieme al padre Walter.
«I vitellini erano tutti insieme - racconta Alex Letey - quando io e mio padre abbiamo sentito strani rumori che ci hanno insospettito: il lupo era già all’interno del recinto. Mio padre ha cominciato a urlare per spaventare il predatore. Abbiamo tirato sassi verso il predatore che ha desistito, senza neanche troppo preoccuparsi di fare in fretta ad andarsene. Il vitellino è salvo e sta bene, ma adesso siamo molto preoccupati per quanto potrebbe succedere quando metteremo le bestie fuori al pascolo!».
Invece lunedì 1° marzo, alle 21.30, nel recinto accanto alla stalla di Joël Desaymonet, appena dopo l’ultima rotonda di Gressan sulla strada regionale per Jovençan, un lupo ha ucciso una capretta nana e ne ha ferita un’altra. Il veterinario ha ricucito la ferite dell’animale superstite mentre ai Forestali sono stati affidati gli accertamenti per stabilire se si sia effettivamente trattato di un attacco di un lupo oppure di un cane vagante. Un episodio che comunque desta molta preoccupazione, visto che si è verificato praticamente vicino ad una strada molto frequentata.