La lista Vita: «Aboliamo ogni ricatto sanitario»
Ripristinare tutte le libertà naturali e costituzionali nel segno della “Vita”. Si presenta anche in Valle d’Aosta il progetto dell’ex deputata del Movimento 5 Stelle Sara Cunial, che proprio nella nostra regione, il 24 aprile dello scorso anno, era stata denunciata durante una manifestazione contro la didattica a distanza. In piena zona rossa la parlamentare Sara Cunial si trovava senza mascherina davanti ad una birreria in via Gramsci, e, richiamata dalle Fiamme Gialle, si era rifiutata di consegnare i propri documenti. Il processo è stato poi sospeso in attesa della deliberazione parlamentare, fissata per martedì 11 di ottobre prossimo. Larisa Bargan, 45 anni, libera professionista nel settore benessere, di origine moldava ma residente a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, sarà l’unica candidata al Senato per la lista Vita. Il progetto si presenta come una «Riscossa nazionale, da cui potrà ripartire un mondo nuovo nel rispetto del diritto inalienabile di tutte le espressioni e manifestazioni della “Vita”. I punti su cui si fonda il movimento sono 10: vita, libertà costituzionali, ripristino delle sovranità nazionali, geopolitica, scuola, arti e scienza, informazione libera, beni comuni, salute e scienza, riforma della giustizia e sicurezza come valorizzazione degli esseri umani e delle comunità». Nel programma molte idee, che spaziano dal populismo di estrema destra ad una sorta di libertarismo moderno. Per prima cosa, abrogare qualsiasi norma emanata in violazione dei diritti umani e in contrasto con i principi originari e spirituali della “vita”. Riguardo alle libertà costituzionali, la lista Vita vuole abolire ogni ricatto sanitario, abolire i sistemi di ingegneria sociale, garantire la libertà di spostamento, garantire il diritto al lavoro e allo studio e la salvaguardia della proprietà privata. Per il ripristino delle sovranità nazionali il progetto Vita si impegna a far cessare le speculazioni finanziaria sull’Italia, blocco dell’ID-Pay e Wallet System, e lotta alla disoccupazione tecnologica. Abolizione degli ordini e dei collegi professionali, stop al TTIP, il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, e riguardo al sistema bancario separazione netta tra Banche commerciali e Banche d’investimento. Instaurazione della sovranità monetaria, salvaguardia della produzione italiana e sostegno dell’economia reale locale. Vita propone la riduzione della pressione fiscale con una tassa piatta al 20 per cento. Riguardo alla situazione internazionale Vita si schiera contro la guerra, uscita dell’Italia dalla Nato e dall’Unione Europea, e chiusura delle basi militari straniere nel territorio nazionale. Per quanto concerne l’istruzione, viene proposta l’abolizione di tutti i programmi di formazione scolastica veicolati con nuove tecnologie digitali come Dad e robotica. Stop alle tematiche nella scuola che riguardano la teoria del gender e massima indipendenza sulla ricerca scientifica. Rivoluzione anche nel campo dell’informazione con abolizione dell’ordine dei giornalisti e dei finanziamenti pubblici all’editoria. Non manca la riforma della giustizia, con separazione delle cariche dei magistrati e abolizione dei tribunali per minorenni. «Questo partito vuole togliere l'interesse privato dalla politica e rimettere l'Italia in mano alle persone oneste. - commenta la candidata al Senato Larisa Bargan - Vogliamo dare un futuro a questo grande Paese, per fare in modo che i nostri figli non debbano andare all'estero, ma rimanere orgogliosamente in Italia». Larisa Bargan racconta anche com’è nato il progetto Vita: «Questo partito vuole ripondere alla richiesta di cambiamento della politica di questo Paese che, specialmente in questi ultimi 2 anni, ha perso credibilità rendendosi direttamente responsabili della soppressione dei diritti costituzionalmente garantiti, come la libertà di circolazione, il diritto al lavoro».