La lista Unione Popolare: «Un progetto di sinistra per la Valle d’Aosta»

La lista Unione Popolare: «Un progetto di sinistra per la Valle d’Aosta»
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Anche in Valle d’Aosta sarà presente alle elezioni di domenica 25 settembre il simbolo di Unione Popolare, l’alleanza guidata dall’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che comprende Potere al Popolo, Dema, ManifestA e Rifondazione Comunista. La presentazione della lista è avvenuta giovedì scorso, 1° settembre, in via Guido Rey, ad Aosta, sul marciapiede antistante l’Usl. Unione Popolare candiderà alla Camera Loredana De Rosa, educatrice socio pedagogica nei servizi sociali, e al Senato Francesco Lucat, pensionato ed ex insegnante. Lo slogan è «Un voto a sinistra che rimane a sinistra».

Unione Popolare è nata lo scorso mese di luglio a Roma dopo l’evento “Verso l’unione popolare”, in cui hanno partecipato da tutta Italia varie forze sociali, sindacati di base auto organizzati e associazioni ambientaliste e dopo la firma di un documento sottoscritto da 140 intellettuali della sinistra italiana. I punti fondamentali del programma sono 6: stipendio minimo di 10 euro l’ora, bloccare le bollette, no alla guerra, assunzioni per la scuola e sanità, lotta alla mafia e alla corruzione e una “vera” transizione ecologica. Per i candidati è essenziale rispettare e ricompensare il lavoro introducendo il salario minimo garantito come in tanti altri paesi d’Europa, in modo da dare una sicurezza economica delle famiglie e lottare contro la povertà. Non poteva mancare la richiesta di una patrimoniale sulle grandi rendite e la salvaguardia dei beni comuni e servizi locali, migliorando sanità e pubblica amministrazione. Nell’ambito dell’istruzione per Unione Popolare bisogna ridare dignità all’istruzione pubblica, investendo di più nella ricerca. «Abbiamo organizzato la presentazione davanti alla sede dell’Usl perché una nostra battaglia fondamentale è la sanità pubblica» spiega Loredana De Rosa. «Unione Popolare è un progetto nazionale ma è fondamentale anche in Valle d’Aosta. - sostiene Francesco Lucat - La prima salvaguardia dell’autonomia valdostana è quella della montagna, della pastorizia e dell’artigianato. Solo un progetto veramente di sinistra con un intervento pubblico sostanzioso può garantire tutti i diritti e una vita decente ai valdostani».

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