La Lega accusa: «Sul dossier Cva fuga di notizie dalla maggioranza»
«Sul dossier Cva c'è qualcuno in maggioranza che passa delle informazioni che poi sono usate in Consiglio. C'è una comunanza di visioni tra l'estrema sinistra e parte della maggioranza». A sostenerlo giovedì scorso, 5 dicembre, è stato il consigliere regionale della Lega Vallée d’Aoste Simone Perron in una conferenza stampa dedicata alla vicenda Cva che in questi giorni è oggetto di audizioni in Commissione. «Sono emersi aspetti sconcertanti, sono state adombrate pressioni e si parla di fuga di documentazione. - ha aggiunto Simone Perron - Ora proporremo ulteriori audizioni per approfondire la questione, poi faremo delle azioni consiliari. Quello delle acque è un dossier delicato, dietro c'è un probabile disegno e noi stiamo unendo tutti i punti». Simone Perron ha poi sottolineato che «La Cva ha avuto risultati straordinari negli ultimi cinque anni. Sono state compiute azioni per mettere in sicurezza la società sia dal punto di vista finanziario sia da quello degli impianti. Positivi sono stati anche gli investimenti in altre regioni. Ora però non vogliamo tornare alle storture del passato, al tempo delle turbine cinesi. Dalle audizioni sono emersi aspetti gravi. Cva ha risposto alle accuse di Pcp, dimostrando la legittimità delle proprie azioni. Un conto è la dialettica politica, un conto è l'irresponsabilità assoluta. Tutto ciò non è casuale. E un ex presidente di Finaosta ha fatto da raccordo tra le parti».
Il Pcp risponde: «Teoremi e complotti, il film di Perron»
Affermazioni che hanno provocato la dura reazione di Progetto Civico Progressista affidata a una nota non a caso intitolata «Teoremi e complotti, il film di Perron». Progetto Civico Progressista ricostruisce così l’accaduto: «Poco prima della seconda audizione dei vertici Cva in Quarta commissione, il consigliere leghista Perron ha organizzato e condotto una conferenza stampa giustamente definita da una testata on line "criptica in certi passaggi, sconcertante in altri, decisamente accusatoria". In buona sostanza, lo scopo di tale conferenza è stato quello di "informare i valdostani" di un presunto pactum sceleris tra Progetto Civico Progressista e qualche esponente di maggioranza o di Governo (non si è capito bene) ai danni del management di Cva, che deriverebbe da "una comunanza di visioni tra l'estrema sinistra, ovvero Pcp e parte della maggioranza"». La nota prosegue: «Il consigliere Perron, che non difetta certo di fantasia, ha tirato in ballo anche l'ex presidente di Finaosta Nicola Rosset facendo pesanti insinuazioni: "E quale ruolo ha avuto l'ex presidente di Finaosta in tutto questo? Una nomina politica fortemente voluta dalla Giunta Lavevaz che lo volle a tutti i costi. Lui ha fatto da raccordo tra le parti?". Non ci è ben chiaro a che cosa volesse riferirsi Perron quando ha annunciato che si sta per scoperchiare "un vaso di Pandora" e quali presunte nefandezze sia riuscito a ricostruire…».
Progetto Civico Progressista conclude: «Da parte nostra ribadiamo la posizione critica più volte espressa nei confronti di alcune scelte di Cva e intendiamo rassicurare i colleghi della Lega (e non solo loro...) che, visti i nostri rapporti con Governo e maggioranza noti a tutti, è ben difficile che qualcuno ci fornisca documenti e informazioni (spesso anzi ci viene risposto picche), tanto più attraverso la mediazione di terzi. Al collega Perron consigliamo di lasciar perdere teoremi, dietrologie e complotti: la spy story che ha costruito non quaglia».