“La lèitiì”: presentazione in anteprima della nuova scultura di Guido Diémoz

“La lèitiì”: presentazione in anteprima della nuova scultura di Guido Diémoz
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Giovedì prossimo, 12 gennaio, alle 18, nella Sala polivalente della Ex Latteria di Doues, Guido Diémoz presenterà, con la collaborazione del Comune di Doues e dell'Equipe d'Action Culturelle di Aosta, la scultura realizzata nel 2022 per la Fiera di Sant’Orso 2023.

In questi ultimi 8 anni Guido Diémoz ha prodotto, ogni anno, un’importante opera tematica per immortalare le tradizioni della vita alpina e la sua storia millenaria: L’arbre du maire, Le Ru, L’Enchantement, La Tzarbonniëre, Le Magnin, Lo Secret e Lo Magasin di Fontine de Frissonière de Valpelline. Proprio questa scultura sarà presentata con la nuova opera realizzata per la Foire de Saint Ours 2023: La lèitiì - porté colé lo lasì.

L'assessore alla Cultura del Comune di Doues Flavia Abram dichiara: «L’Avant première della Foire de Saint Ours di Guido Diémoz è diventata un momento importante e atteso dagli amanti dell'artigianato valdostano. Un momento eccezionale per scoprire il racconto su legno che Guido Diémoz ci regala ogni anno, per cui è per noi un onore poter ospitare questo evento di un artista nato e cresciuto qui a Doues, figlio della nostra terra».

Un nuovo tassello che arricchisce la collezione di Guido Diémoz, uno spaccato di vita e storia inciso su legno di noce antico, frutto delle capacità artistico-espressive di uno scultore capace di regalarci emozioni profonde.

“La lèitiì - porté colé lo lasì, La Latteria - il filtraggio del latte” è frutto di un lungo lavoro scultoreo nell'anno 2022, durato più di 9 mesi. La scena attinge la sua forza nei ricordi giovanili dell'artista di Doues. Guido Diémoz non ancora maggiorenne lavorò per la cooperativa Fontine di Valpelline, situata nella antica miniera di rame di Frissonière, trasformata in magazzino di stagionatura del nostro prezioso formaggio. L’opera, realizzata in noce antico, è a tutto tondo e rappresenta la storia completa del latte, dalla mungitura alla realizzazione del formaggio.

Guido Diémoz è un artista autodidatta. Si è dedicato alla scultura in piena maturità, dopo varie esperienze lavorative. Le opere di Diémoz traggono origine dal vissuto popolare della nostra terra montanara. Oggi lo scultore di Doues realizza opere di grande dimensioni, potremmo definirle quasi monumentali, legate agli antichi mestieri e alle tradizioni contadine.

La sua produzione artistica, come scrive il critico Paolo Levi, «È profondamente legata all’espressionismo scultoreo di scuola figurativa e affonda le sue radici interpretative nel mondo contadino valdostano vissuto in prima persona dallo scultore e ai cui valori è inscindibilmente legato».

Le storie scolpite da Guido Diémoz sono l'espressione di momenti vissuti della sua fanciullezza in cui la vita in montagna era sinonimo di fatica, dove la comunità ed il villaggio erano il fulcro della sopravvivenza economica ed alimentare.

L'appuntamento per tutti gli appassionati è quindi per giovedì 12 gennaio nella Sala Polivalente Ex Latteria di Doues per scoprire insieme la scultura “La Lèitiì - porté colé lo lasì” e l'opera realizzata nel 2021 “Lo Magasin di Fontine de Frissonière de Valpelline” presentata l'anno passato solo attraverso un documentario realizzato da Guido e Francesco Corniolo a causa delle restrizioni pandemiche allora in corso. Al termine della presentazione il Ristorante Lo Bon Magnadzo di Doues offrirà a tutti i presenti un vin d'honneur.

Lo scultore Guido Diémoz e, a destra, la sua ultima opera intitolata “La Lèitiì - porté colé lo lasì”

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