La guida alpina Philippe Favre perde la vita precipitando con il parapendio
La magistratura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte di Philippe Favre, 41 anni, guida alpina della società di Valgrisenche, che ha perso la vita giovedì scorso, 24 marzo, precipitando con il suo parapendio a monte di Thouraz, sulla collina di Sarre.
La vela, secondo alcune testimonianze, è entrata in vite e il pilota non ha più potuto controllarla. L’impatto è avvenuto a monte delle case del villaggio di Thouraz: nella caduta, il parapendista ha anche urtato un albero, il cui fusto si è rotto nel violento impatto. L’allarme per l’incidente è scattato attorno alle 12.10. Sul luogo è giunto l’elicottero del Soccorso Alpino Valdostano, con il medico rianimatore a bordo, assieme a varie squadre dei Vigili del Fuoco. Purtroppo, però, per Philippe Favre non c’era più nulla da fare. Gli accertamenti sull’accaduto sono affidati al Corpo forestale della Valle d’Aosta. Il corpo del 41enne è stato trasferito alla camera mortuaria del cimitero di Aosta, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Una prima segnalazione di una possibile caduta di parapendio era giunta nella mattinata alla Polizia Locale di Aosta. Era relativa alla zona rocciosa a monte del torrente Clou-Neuf, sulla collina tra il capoluogo regionale e Sarre. I Vigili del Fuoco, con il Nucleo droni, nell’area non avevano però individuato altro che un frammento di tela.
Philippe Favre, specializzato nello scialpinismo e nelle cascate di ghiaccio, aveva lavorato per anni alle Funivie del Piccolo San Bernardo, a La Thuile. Il padre, Renato - che ha un altro figlio, il commercialista Jean-Claude - sposato con Odilla Boson, è stato assessore comunale ad Aosta e attualmente è vicepresidente del Consiglio comunale, per Forza Italia. Cordoglio alla famiglia è stato espresso dal sindaco di Aosta Gianni Nuti, dal presidente del Consiglio comunale Luca Tonino (il Consiglio comunale di Aosta, convocato per mercoledì 30 e giovedì 31 marzo è stato rinviato a mercoledì 6 e giovedì 7 aprile) nonché dai coordinamenti nazionale e regionale di Forza Italia.