La grande festa della Marciagranparadiso Fabio Pasini vince 12 anni dopo la prima volta
L’alpino bergamasco Fabio Pasini, a distanza di 12 anni, è tornato a vincere la spettacolare Marciagranparadiso, la gara sui 45 km in tecnica classica che domenica scorsa 4 febbraio a Cogne ha potuto godere di un paesaggio - temperatura rigida a parte - e ha incantato i 514 partenti di 12 nazioni che si sono aggiunti ai 160 della gara skating di venerdì e ai 324 della Minimarcia di sabato. In totale, per la Marcia sui 3 giorni, si registrano quinti 998 presenze di 13 nazioni, con molti fondisti scandinavi e dei paesi dell’est. A primeggiare in campo femminile - e a completare così una settimana faticosa ma indimenticabile - è stata la comense Chiara Caminada dello Ski Nordico Torino (domenica scorsa 23esima e miglior italiana sui 70 km della Marcialonga di Fiemme).
«Ci aspettevamo qualche partecipante in più ma il calo è fisiologico - hanno sottolineato Christine Cavagnet per il comitato organizzatore e il sindaco di Cogne Franco Allera - e indubbiamente hanno pesato l’edizione cancellata lo scorso anno e soprattutto la concomitanza della Dobbiaco-Cortina (peraltro diffusa in diretta su RaiSport), valida per il circuito mondiale del Visma Classic. Dobbiamo pensare a una soluzione: per il prossimo anno potremmo avvicinarci di una settimana alle gare di Coppa del Mondo di metà febbraio per provare ad avere qualche campione in più a provare la pista in una gara che comunque continua a far parte dell’Euroloppet».
Come sempre tanto colore nel gruppone dei fondisti, con personaggi storici come Vincenzo Perret - 83 anni - accompagnato sempre dalla nipote Moira Montanelli e che dopo 3h52’ si è lasciato alle spalle 28 concorrenti giungendo 362esimo. Senza dimenticare il nonno del gruppo Carlo Vergnano di 85 anni o la settantenne Annie Ponssonnet, francese di Bessan che ha corso venerdì la 25 km skating e domenica la 45 km in classico. Alla Marcia erano al via i “senatori”, ovvero gli atleti che hanno corso tutte le edizioni della gara dal 1975 ad oggi: sono rimasti in 2, l’ex sindaco Bruno Zanivan e Walter Guichardaz. Nella pancia del gruppo anche tecnici Asiva come André Fragno (venerdì c’era pure il suo collega Manuel Tovagliari), l’ex azzurro Klaus Mariotti (in gara con la compagna Lea Cavagnet e la figlia Nayeli nella 3 giorni), il giornalista di Tuttosport Paolo Buranello (50 km in 48 ore) e gli immancabili coscritti di Cogne.
A livello agonistico scendendo verso Epinel si è formato un quartetto con gli alpini Fabio Pasini di Gromo (fratello del campione mondiale di Sapporo 1997 della team sprint Renato), Simone Paredi e Mikael Abram e lo sprinter di Coppa del Mondo del Gran San Bernardo François Viérin. Poi, tornando verso Cogne, Pasini ha attaccato ed è andato a vincere a 38 anni, imitando il conterraneo e compagno Sergio Bonaldi primo 48 ore prima nella “light”: Pasini ha chiuso in 1h40’34” con volata a 3’42” per il secondo posto del primo cognein Mikael Abram sul compagno dell’Esercito Simone Paredi. Quarto un ottimo François Viérin a 6’50”, quinto il ciclista Wladimir Cuaz che si conferma dopo 48 ore a 8’17, poi i trentini Stefano Mich e Simone Varesco, il cuneese Fabrizio Faggio, i francesi François Soulis, Martin Romaire e Laurent Journet e il norvegese Per Rune Omfjord, 12esimo e primo scandinavo a 12 minuti da Pasini. Tra i valdostani bravi anche il vice sindaco di Charvensod Laurent Chuc 13esimo (ottavo venerdì) e Pierre-Yves Oddone, 14esimo: a seguire sino al ventesimo posto Guido Quattrone, André Turcotti, Richard Vuillermoz, Alex Ascenzi, Arnaud Perruquet e il rugbysta (ma ex fondista) Henri Anselmet.
Tra le donne Chiara Caminada, entusiasta e stupefatta per il suo momento di gloria («E’ un sogno della mia vita che si realizza vincere a Cogne»), si è imposta in 2h05’00” precedendo di 9’18” la norvegese Kristine Gjelsvik Ronningen e di 22’12” l’ex Campionessa Italiana di Cogne Lea Cavagnet , già terza venerdì nel pattinato. A 1’10” dal podio è arrivata Sara Trevisan, quarta, e a 1’20” Nicoletta Pagliero: settima Mara Joly settima, ottava Federica Teppex e decima Valeria Poli.
In 88 hanno concluso invece la 25 km con affermazione di Mathieu Turcotti Bonin del Godioz in 1h28’37” con 4’17 su Alberto Da Col del Gran San Bernardo con terzo a 5’59” il modenese di Frassinoro Samuele Fontana: quarto il biker di casa Nehuen Truc a 6’36”, quinto il modenese Gabriele Perazzi a 7’00”, ottavo Lorenzo Sciarpa del Sarre a 15’04” alle spalle del primo straniero, lo svedese Erik Aberg. Tra le donne ha vinto una norvegese dal cognome che ha fatto la storia del fondo come Tone Bollvag Martinsen, nona assoluta in 1h44’25” con 8’23” sulla cuneese del Busca Federica Morano con terza a 9’38” la norvegese Unni Halvorsen: quarta la norvegese Lie Ragnhild e quinta la prima valdostana Anais Domaine del Saint-Nicolas a 17’23”, che ha battuto in volata Coralie Vicari del Valsavarenche.
Nella combinata tra le due gare di venerdì e domenica dopo 70 km hanno primeggiato Simone Paredi in 2h55’04” con 9’57” su Wladimir Cuaz e 13’50” sul francese Martin Romaire, con quarto Laurent Chuc a 17’01”: sesto Joel Gonthier, settimo Henri Anselmet, ottavo André Fragno e decimo Laurent Clos. Tra le donne ha primeggiato Chiara Caminada con 37’53” su Lea Cavagnet, 1h11’12” su Ambra Corolla e 1h24’23” su Claudia Barolo.