“La frana di Quincinetto adesso è sotto controllo ma si deve agire in fretta”

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«La situazione della frana di Quincinetto è sotto controllo ma si tratta di un tema su cui è necessario agire». Così l'assessore ai Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche e Difesa del suolo del Piemonte Marco Gabusi si è espresso martedì scorso, 4 maggio, nel corso della discussione in Consiglio regionale sulla frana che da anni minaccia l'autostrada A5 Torino-Aosta.

«Da pochi giorni è arrivato l'esito del monitoraggio dell'Università di Firenze - ha spiegato l'Assessore - da cui si evince che nel periodo tra dicembre e aprile non risultano eventi di accelerazione significativi. Anche il monitoraggio di Arpa segnala un'attività di movimento confrontabile con quella registrata in precedenza. È opportuno tranquillizzare tutti ma questo non significa che possiamo rallentare».

Per questo la Regione ha fatto da "motivatore" all'interno del comitato tecnico per velocizzare le procedure.

«Il nostro ruolo deve essere quello di aiutare la fase autorizzativa e di progettazione. - ha aggiunto Marco Gabusi - Gli interventi non sono realizzati direttamente dalla Regione Piemonte, quindi c'è tutto l'interesse da parte del Comune di Quincinetto e della Sav, la Società Autostradale della Valle d'Aosta, a procedere con i lavori».

La commissione tecnica che dovrà definire la progettazione e il finanziamento dei lavori per mettere in sicurezza la frana di Quincinetto si riunirà giovedì 27 maggio prossimo.

«Aspettiamo con grande fiducia la riunione della commissione tecnica del 27 maggio: - ha detto il consigliere del Pd Alberto Avetta - è giunto il tempo di definire il cronoprogramma di progettazione e il finanziamento degli interventi per mettere in sicurezza la frana di Quincinetto. Purtroppo il movimento del fronte franoso non si è mai interrotto, e piogge, come quelle degli ultimi giorni, sommate allo scioglimento delle nevi invernali, creano comprensibili preoccupazioni tra gli amministratori e i cittadini. Nuove chiusure della A5 sono insostenibili per i Comuni interessati, che, Borgofranco in particolare, non possono sopportare il traffico pesante che transita normalmente in autostrada. La frana minaccia tutta la zona, da Baio Dora a Pont-Saint-Martin, e potenzialmente anche la ferrovia e l’abitato di Quincinetto. C’è un prioritario problema di sicurezza che si aggiunge agli enormi danni di natura economica e sociale che una nuova interruzione dei trasporti con la Valle d’Aosta provocherebbe, sia per quanto riguarda il turismo sia per gli scambi tra le industrie piemontesi e valdostane. È giunto il tempo di trovare soluzioni definitive, non si può più prendere tempo e confidare nella buona sorte e nelle rassicurazioni dei monitoraggi».

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