La Fondazione comunitaria VdA ha celebrato i suoi dieci anni
Con un evento organizzato nella serata di giovedì scorso, 11 gennaio, nella sala convegni della Bcc, ad Aosta, la Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta ha celebrato i suoi primi 10 anni di attività. La manifestazione ha fornito l’occasione per fare il punto su ciò che è stato fatto fino ad ora e sugli obiettivi futuri.
Era l’11 gennaio del 2008, quando, su iniziativa di diverse personalità e autorità del tempo tra cui monsignor Giuseppe Anfossi, l’allora sindaco di Aosta Guido Grimod, il presidente del Celva Diego Empereur, il presidente della Camera di Commercio Pierantonio Genestrone, il presidente dell’Ordine dei Notai Guido Marcoz, il presidente dell’Ordine dei Commercialisti Pier Paolo Marchiando e Luigino Vallet, presidente dell’Associazione per la Filantropia in Valle d’Aosta, fu costituita con sede ad Aosta, in via San Giocondo. Il primo presidente della Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta onlus fu Domenico Cuzzola, già presidente del Tribunale di Aosta. Ora la Fondazione è guidata dal presidente Luigino Vallet, dal vice Pietro Passerin d’Entrèves, e dall’esecutivo formato anche da Guido Grimod, Michele Tropiano e Patrick Vesan. Il segretario generale è Giancarlo Civiero.
Dal 2008 la Fondazione, sostenuta in primis dalla Compagnia San Paolo di Torino - che eroga 80mila euro l’anno - porta avanti sul territorio valdostano progetti e attività a favore della comunità locale. Lo fa attraverso il finanziamento di iniziative esemplari che migliorino la vita dei cittadini, la pubblicazione di bandi tematici per il sostegno di iniziative del terzo settore e del no profit e l’organizzazione di convegni. In 10 anni di attività ha raccolto dalla comunità 770mila euro a cui si aggiungono i 600mila euro stanziati dalla Compagnia di San Paolo. Attualmente la Fondazione vanta un patrimonio che supera i 690mila euro e nel corso del 2017 ha erogato per progetti e iniziative oltre 120mila euro.
Tra i progetti in programma: il rifacimento, in chiave più moderna e comunicativa, del logo della Fondazione e un nuovo sito web più immediato e pensato per essere consultato dai principali dispositivi tecnologici all’indirizzo www.fondazione vda.it.