La Foire tra creatività e curiosità
La Fiera di Sant’Orso è come sempre ricca di curiosità e di artigiani che grazie a questa manifestazione possono dare sfogo alla loro creatività. Come Cristian Nardon di Quart, che, alla sua terza Fiera, lavora in diretta cucchiai di legno. «Uso solo ascia e coltello - racconta Cristian Nardon - affinando finché il cucchiaio non diventa liscio».
Antonio Amaddeo di Pont-Saint-Martin si è lanciato nelle miniature di case di montagna, in legno e pietra, da autodidatta e alla sua prima Foire, così come Ilaria Brunet di Morgex, che si dedica invece alla tintura della lana con essenze naturali. «Ho iniziato per passione e seguito molti corsi con esperti fuori Valle. - spiega Ilaria Brunet - Propongo anche le piante tintorie, come iperico, cosmea e tagete». Filippo Venere si divide tra Gressoney-Saint-Jean e Ivrea: 21 anni, da 2 in Fiera, realizza finimenti e oggetti in cuoio. Claudio Pasquettaz di Saint-Christophe frequenta la Foire dal 1980: «Ho sempre disegnato e fatto mostre, ora mi do al 3D, con uccellini-tatà colorati e miniature, omaggio agli animali di fantasia di Jacovitti». Corrado Bionaz di Saint-Christophe e Mirko Granato di Aosta portano in Fiera le opere dei padri, rispettivamente Germano, il più anziano della Foire con i suoi 91 anni, e Antonio. Tra le altre curiosità, la scultura “La latteria” del pluripremiato artigiano di Doues Guido Diemoz è esposta assieme auna poesia di Umberto Druschovic. E poi Massimo Clos di Aosta mette le ruote persino all’uomo che trasporta le fontine, mentre Lorenzo Chabod di Saint-Pierre, in Fiera da 15 anni, riscopre il “porta cote”, l’astuccio che conteneva la pietra per molare la falce da fieno. «E’ un oggetto che non si vede più - sottolinea Lorenzo Chabod - in tempi recenti li facevano in plastica, ho voluto ricrearlo e colorarlo come omaggio alla tradizione». Mario Alberto Dotta di Aymavilles espone tatà e robottini, Roberto Chaussod di Quart si lancia in pannelli dalle geometrie intricate, mentre Wilma Bistolfi di Gressan, alla sua Fiera numero 11, si fa aiutare dal marito Giancarlo Framarin per creare il giusto supporto in legno decorato per delicati ventagli lavorati all’uncinetto.