La Fiera di Sant’Orso di Donnas si arrende al Covid “L’ipotesi è di proporla in una domenica di primavera”

La Fiera di Sant’Orso di Donnas si arrende al Covid “L’ipotesi è di proporla in una domenica di primavera”
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Con la crescita del numero dei contagi e l’inasprimento delle restrizioni era una scelta inevitabile e infatti domenica scorsa, 2 gennaio, è arrivata l’ufficialità: la Fiera di Sant’Orso di Donnas - prevista per sabato 15 e domenica 16 gennaio - non si farà. E’ «sospesa» recita prudentemente il comunicato congiunto di Amministrazione regionale, Comune e comitato organizzatore. «La decisione è stata presa in relazione agli ultimi dati relativi alla diffusione del Covid-19 e alle difficoltà applicative della normativa nazionale riferite all’evento» si legge nella nota.

«Abbiamo valutato con molta attenzione ogni aspetto organizzativo - spiegano il presidente della Regione Erik Lavevaz, l’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy, il sindaco di Donnas Amedeo Follioley e il presidente del comitato Graziano Comola - e siamo giunti all’unanime conclusione della necessità, visti i pochi giorni a disposizione per adattare la Fiera alle nuove disposizioni sanitarie e alle ricadute organizzative che comportano, di sospendere l’evento che potrebbe eventualmente trovare quest’anno, in via del tutto eccezionale, una nuova collocazione in una fiera primaverile dell’artigianato nel borgo di Donnas».

«Considerata la situazione, con i contagi che continuano a salire, non si poteva fare altro. - ammette Graziano Comola - Ci abbiamo provato ma era troppo rischioso, in particolare considerato che il nostro borgo è particolarmente stretto. Tra l’altro con le nuove normative avremmo dovuto controllare che tutti i visitatori fossero provvisti di Super Green Pass, il che non era fattibile. Ho personalmente spinto sull’ipotesi di una fiera dell’artigianato in primavera, da organizzare insieme insieme all’Assessorato, per adesso però è ancora solamente un “pour parler”. Si potrebbe fare ad aprile, una delle domeniche prima di Pasqua: non più avanti perché quando fa caldo i visitatori non scendono dalle vallate laterali per venire nel borgo di Donnas, lo abbiamo già sperimentato in passato quando avevamo provato a proporre la fiera estiva. Ora però non possiamo fare altro che attendere un paio di mesi per capire come evolve la pandemia, poi si deciderà».

Al momento della cancellazione, risultavano già iscritti alla Foire di Donnas 360 artigiani: meno rispetto agli anni d’oro ma comunque un numero notevole considerata la situazione. L’ipotesi degli organizzatori era stata quella di proporre l’evento su 2 giornate in modo da diluire maggiormente il flusso ed evitare assembramenti. Accorgimento che non è comunque bastato.

«La scelta di sospendere la Fiera è di buon senso, considerato il trend di contagi delle ultime settimane e che il nuovo decreto sul Super Green Pass entra in vigore lunedì 10 gennaio e ci sarebbero stati quindi pochissimi giorni per adeguarsi. - dichiara il sindaco di Donnas Amedeo Follioley - Meglio rimandarla, sperando in tempi migliori. La situazione generale è deprimente, non si può negare, sembra che non si riesca ad uscirne... Proprio per questo la possibilità di immaginare una fiera dell’artigianato in primavera, se ci saranno le condizioni per farla, va proprio nel senso di non darsi per vinti, di mantenere viva la speranza. Sarà una cosa diversa ma è sicuramente meglio di non fare niente».

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