La fantasia degli artigiani rinnova il fascino della Foire
Lungo la centralissima via De Tillier, ad Aosta, sono vicini di banco Elio Sucquet di Saint-Vincent e Firmino Lasagna di Introd. «Ho iniziato ad esporre in Fiera con la Scuola di Donnas dal 1985 al 1990. - racconta Elio Sucquet - Poi sono stato fermo fino al 2005, quando sono tornato con un banco mio». In mezzo ai galletti in castagno, spiccano alcuni lavori in noce, dedicati ai boscaioli. «Sono figure importanti - spiega Elio Sucquet - perché puliscono i boschi. In altre sculture ho raffigurato anche la falciatura del grano, con un uomo che batte la falce per affilarla».
Firmino Lasagna propone invece intere parure in legno, orecchini, anelli e un curioso ciondolo che ricorda i fuselli del tombolo. «L’idea è venuta a mia figlia Elisa - precisa Firmino Lasagna che nel 2023 è stato premiato per le “nozze d’oro” con la Fiera, ovvero i 50 anni alla Millenaria - Ho totalmente rinnovato il mio modo di lavorare i tatà e i centro tavola, che ora rendo molto lisci. Ci vuole più lavoro ma sono d’effetto».
Wilder Pennazio di Aosta si sta specializzando nei ritratti, ispirati in genere a fotografie. «Ho realizzato in legno quello dei miei nonni, Domenico Pennazio e Maria Cafasso. - dice Wilder Pennazio - Sono in Fiera da 25 anni, prima con le scuole di intaglio, ma sono passato presto alla scultura, più creativa. Scolpisco in melo, noce, ciliegio, tiglio, cirmolo ma non sarei in grado di lavorare su commissione».
Arriva da Donnas Michele Jaccod, al suo ottavo anno in Fiera. «La mia opera principale, quest’anno, è la “Preghiera per il mondo”: - afferma Michele Jaccod - una testa di salice in cui è incastonata la Madonna in pietra ollare, in un gesto di preghiera. Mi piace abbinare pietra e legno. Creo tanti animaletti e li ho voluti inserire nel legno per evocare il bosco in cui vivono». Sul banco ci sono anche mestieri tradizionali, in legno come la “Donna che lava il burro” o in pietra come la “Donna che porta il fieno”.
I temi pastorali affascinano anche Rudi Cerise di Fénis, in Fiera dal 1995. «Ho realizzato diverse opere a tema invernale. - riferisce Rudi Cerise - Le preferite, mie e dei visitatori, sono l’aquila e il bassorilievo della pastorella che porta le fascine, seguita dalle sue pecore».
La tradizione di famiglia e la passione per i fiori si incontrano nel banco dei Réan di Saint-Marcel: papà Claudio, in Fiera da 42 anni con i cesti in vimini, e il figlio Alex, da 24 anni alla Foire con fiori originali e molto realistici. «Avevamo iniziato con il nonno Zaclino Zanchetta, che è mancato un paio di anni fa. - ricorda Alex Réan, spesso vincitore della sezione “fiori” alla Mostra concorso estiva - All’inizio avevo provato forme nuove, come il cappello in salice cui avevo applicato fiori in legno, e poi mi sono dedicato solo ai fiori. Nel tempo ho portato girasoli e rose, quest’anno mi chiedono molto le orchidee e le viole, colorate a pennello».
In via Guido Rey anche quest’anno non manca il banco dell’azienda Perino Marmi di Aosta, con Sonny Perino e suo zio Dante Perino, dove non mancano spettacolari dimostrazioni dal vivo della maestria nel lavorare il marmo a colpi di scalpello. «La novità di quest’anno - racconta Sonny Perino - è la pietra lavica con tanto di fornelletto da portare in tavola per cuocere carni, pesci e verdure. Inoltre la pietra lavica mantiene ed è perciò utile per mantenere caldo il cibo».