La diocesi di Aosta ha celebrato la solennità del Corpus Domini domenica scorsa, 19 giugno
Domenica scorsa, 19 giugno, la diocesi di Aosta ha celebrato la solennità del Corpus Domini, tra le festività più popolari della Chiesa universale, che venne istituita da papa Urbano IV nel 1264, dopo il riconoscimento l’anno precedente del miracolo di Bolsena, che è basato sul corporale macchiato di sangue per l’incredulità di un prete mentre celebrava la messa ed è conservato come preziosa reliquia nel duomo di Orvieto. Nella chiesa di Saint-Martin de Corléans monsignor Franco Lovignana ha presieduto e concelebrato con una decina di sacerdoti e due diaconi la Messa, che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, mentre la cantoria parrocchiale ha animato la liturgia. Il vescovo Lovignana nell’omelia ha detto: «Come è preziosa, cari fratelli e sorelle, la parola di san Paolo appena ascoltata nella seconda lettura: la vera profezia della Chiesa nascente. Essa contiene tutta la nostra fede nell’Eucarestia e ci assicura di essere in perfetta continuità con la fede e la testimonianza degli apostoli. “Questo è il mio corpo per voi, questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, fate questo in memoria di me”. Ecco il tesoro della Chiesa, l’unico, vero, suo grande tesoro: l’Eucarestia. E trovo anche meraviglioso che questo dono sia pensato da sempre da Dio, preparato da una lunga storia che affonda le radici nella notte dei tempi, in quel pane e in quel vino offerti da Melchisedek, sacerdote del Dio Altissimo, nel momento in cui benedice Abramo».
Prima dell’offertorio sono state innalzate le intenzioni di preghiera che avevano come ritornello l’acclamazione: per il mistero del tuo corpo e del tuo sangue, salvaci Signore, e sono state: per la Chiesa, i sacerdoti, i sofferenti, la comunità cristiana. Dopo la Messa si è svolta la processione dalla chiesa di Saint-Martin de Corléans al santuario di Maria Immacolata; durante il percorso i fedeli hanno meditato sull’Eucarestia, recitato le litanie eucaristiche, cantato inni al Santissimo Sacramento che il vescovo Lovignana portava nella teca dell’ostensorio. Nel santuario di Maria Immacolata i fedeli hanno sostato un breve momento in adorazione, prima che venisse intonato il Tantum Ergo, che monsignor Lovignana recitasse le acclamazioni eucaristiche, ripetute dai fedeli, e impartisse con l’ostensorio la benedizione. Franco Lovignana ha poi esortato i presenti a partecipare mercoledì 7 settembre alla processione in onore di san Grato, che è il patrono della diocesi e della città di Aosta. L’assemblea ha concluso la festività dei Santissimi Corpo e Sangue di Cristo con il popolare canto mariano “Je te salue”.