La Diocesi celebra la Giornata mondiale dei Poveri con otto video dedicati alla Casa della Carità
Domani, domenica 14 novembre, ricorre la quinta Giornata mondiale dei Poveri e la Diocesi di Aosta si è preparata a questa giornata con otto video di approfondimento, e due di presentazione, sulla Casa della Carità.
«La giornata dei Poveri - commenta il direttore della Caritas diocesana Andrea Gatto - ci ricorda la necessità di sentirci davvero fratelli, di prenderci cura gli uni degli altri, perché solo attraverso la costruzione di relazioni solidali fioriamo nella nostra più autentica umanità».
Le riprese e il montaggio dei video sono realizzati da Francesca Nota con il coordinamento di Alessandra Mondino, responsabile dell'Ufficio pastorale sociale e lavoro della Diocesi di Aosta, che spiega: «Per prepararci alla Giornata dei Poveri, abbiamo pensato di farci guidare da San Giuseppe, nell'anno a lui dedicato, e abbiamo chiesto ad alcune comunità religiose e monastiche di aiutarci ad approfondire una sua caratteristica. Nella lettera Apostolica Patris corde, infatti, Papa Francesco descrive San Giuseppe come padre amato, padre della tenerezza, padre dell'obbedienza, padre dell'accoglienza, padre del coraggio creativo, padre lavoratore, padre nell'ombra».
Intanto proseguono i lavori di restauro e ammodernamento, che dovrebbero concludersi entro la fine del 2022: «La preghiera con San Giuseppe - continua Alessandra Mondino - accompagna l'impegno della chiesa valdostana per la realizzazione della Casa della Carità, che vuole essere il segno concreto per i poveri e il servizio della Caritas. La Casa è nel cuore della città di Aosta, nella sede della prevostura e soprattutto al centro simbolico della diocesi, accanto alla Cattedrale, alla casa del Vescovo, agli uffici operativi della Curia diocesana e ad altri luoghi di grande rilevanza ecclesiale, dal Seminario all'istituto diocesano per il sostentamento del clero fino all'oratorio del centro. Nella Casa della Carità confluiranno alcuni servizi promossi dalla Caritas: il centro d'ascolto, la mensa, le docce e l'ambulatorio. Inoltre alcuni locali dello stabile saranno destinate all'emergenza di persone o famiglie in difficoltà, un piccolo appartamento potrà ospitare i giovani nell'anno di volontariato sociale, oppure una fraternità sacerdotale o una famiglia o una comunità religiosa che si potranno dedicare al servizio e all'accoglienza nella casa».
I testimonial dei video sono le Benedettine di Saint-Oyen, i Benedettini di Rhêmes-Notre-Dame, le Carmelitane di Quart, i Cappuccini e i Salesiani di Châtillon, le eremite di Perloz, le suore di San Giuseppe e alcuni rappresentanti dell'ufficio famiglia della diocesi.