La differenza la fa il modo in cui lo dici

La differenza la fa il modo in cui lo dici
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Oggi parto da qui: il mondo è fatto di comunicazione, la vita stessa è una comunicazione continua. Verbale o non verbale, in qualsiasi momento comunichiamo verso l'esterno. E quando lo facciamo, a seconda della situazione, utilizziamo linguaggi differenti, con intensità emozionali diverse.

Proiettiamo la nostra immaginazione e pensiamo di voler acquistare un regalo ad un amico, al compagno /a, ad un qualcuno per noi caro. Tutto ha origine dalla ricerca e quest' ultima nasce da ciò che più attira la nostra attenzione per soddisfarne la necessità.

Si tratta dello stesso approccio che sviluppa una persona quando sceglie di comprare una casa. L'impatto primario è quello emotivo: «gli spazi sono quelli che cercavo», «mi ha colpito la disposizione dell'arredo», «mi piacciono i colori»...

La cura che un Home Stager dedica al suo lavoro viene percepita come accuratezza nella professione, precisione ed attenzione ai dettagli. Tutti tratti fondamentali poiché non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione: dobbiamo convincere a prima vista. L’immagine è il potere con il quale si comunica qualcosa agli altri. Se non mostri la tua diversità positiva, nessuno ti noterà. E questa si dimostra in prima battuta con l’immagine. Questo vuol dire proporti attraverso l’immagine in maniera autentica e originale, poiché l’Homestaging non nasconde ma valorizza anche quelli che possono sembrare dei difetti. In ogni progetto è importante la coerenza, che si realizza quando tutte le comunicazioni procedono nella stessa direzione e le immagini confermano la realtà. Coerenza uguale credibilità.

L'Homestaging raggiunge direttamente l’amigdala, ovvero il mediatore centrale delle emozioni nel nostro sistema nervoso. Ecco perché la visita di un'immobile per la vendita o per la locazione diventa un'esperienza tangibile e reale per chi la vive. E, soprattutto, chiunque arriva lo fa per scelta consapevole, perché tra tutti gli annunci scartabellati sul web, ha scelto proprio di vedere la vostra.

Tutte le abitazioni, vissute o non vissute, datate o nuove, vuote o arredate, che non abbiano bisogno di una ristrutturazione totale, persino gli appartamenti di un cantiere, possono utilizzare questa tecnica di marketing.

Si comincia dallo studio dell’abitazione: ognuna ha caratteristiche modificabili e non. La posizione, l’esposizione, la struttura dell’edificio ovviamente sono peculiarità su cui un Home Stager non ha margine di azione. Possiamo invece agire su molti aspetti interni della casa e cambiarla totalmente: arredamento, colori, elementi decorativi, oggetti e loro posizione, ingombri, luci, profumi. Tutte queste cose, correttamente miscelate e abbinate, trasformano letteralmente cucine, camere, bagni, terrazzi ed ogni ambiente presente.

Poi, il bravo Home Stager, analizza il potenziale cliente della casa da allestire. Va ricordato che egli non è il committente del lavoro stesso, bensì colui che potrebbe acquistare o locare. Quando viene individuata questa figura, allora si concretizza la vera trasformazione e tutto prende forma, abbinando quanto più possibile può attrarre il target ideale.

L’idea del progetto si materializza successivamente con una moodboard, una mappa d’ispirazione che raccoglie immagini, materiali, disegni, tessuti, testi, dove l’immaginazione diventa una suggestione visiva o tattile che coinvolge il nostro Cliente. Il filo conduttore rimane uno: evidenziare un senso di equilibrio generale, seguendo un criterio logico rispettando i colori, le finiture, gli oggetti che andranno inseriti nel progetto di riferimento.

Oggi il mercato immobiliare offre una casistica più o meno ampia di proprietà da comprare o da locare: il punto fondamentale è essere diversi dalla concorrenza. Far scattare quel «click» e farsi notare in mezzo agli altri annunci su internet. Quando una persona sceglie significa che qualcosa ha fatto la differenza. L’Homestaging lo fa nella presentazione di una casa al pubblico. Il mercato è sano dal punto di vista finanziario: è necessario però trovare la giusta sinergia tra il potenziale cliente ed il potenziale dell'abitazione stessa.

Lo sapevate che nel 2023 la previsione è di una crescita del 20% rispetto al 2022 delle locazioni brevi: ma questo lo scopriremo un’altra volta.

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