“La decrescita demografica è preoccupante Nel 2025 poco più di 700 bambini di 3 anni”
L’anno scolastico 2023-2024 parte con una serie di novità, cambiamenti e nuove prospettive, con le prime campanelle lunedì prossimo, 11 settembre. Hanno illustrato dati e progetti ieri, venerdì 8 settembre, nella sala conferenze della Biblioteca “Bruno Salvadori” ad Aosta, l’assessore ai Beni e alle Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz, la sovraintendente agli studi Marina Fey e la nuova dirigente al personale scolastico Lisa Furfaro, insediata sabato 1° luglio, nel pieno dell’organizzazione delle cattedre e delle nomine con mezzi informatici da perfezionare.
«Dobbiamo prepararci al ridimensionamento. - ha sottolineato la Sovraintendente presentando i dati sul numero degli alunni (si veda articolo a fianco) - La decrescita demografica è preoccupante». Nel grafico proiettato durante l’incontro, le previsioni dicono che il picco più basso sarà nel 2025, quando i bambini di 3 anni saranno poco più di 700, quasi la metà rispetto al 2013 quando sfioravano 1.300. «Se certi posti per i docenti non sono più messi a concorso - aggiunge la dirigente Lisa Furfaro - è perché non ci saranno più abbastanza alunni per formare le classi». Mentre si aspetta, per inizio ottobre, l’avviso del Ministero per il concorso per dirigenti scolastici, si fanno i conti con le limitazioni nazionali e le peculiarità valdostane. «Il Ministero indica che un’istituzione scolastica deve avere almeno 900 studenti - continua la sovraintendente Marina Fey - Raggiungiamo questi numeri solo alle superiori, che hanno da 800 a 1000 iscritti, mentre nelle altre realtà abbiamo scuole da 400 alunni, anzi in certi plessi si rischia di arrivare a gestire 90 alunni su 12 Comuni». «Utilizziamo le risorse regionali, grazie all’autonomia, per tenere aperte il più possibile le scuole anche in montagna - aggiunge l’assessore Jean-Pierre Guichardaz - E siamo riusciti ad aumentare a 4 milioni le risorse per la messa in sicurezza delle scuole che fanno capo agli enti locali. Però dobbiamo fare i conti, ad esempio, anche con i costi per gli operatori di sostegno che, con l’aumento esponenziale e inatteso delle certificazioni di disabilità, richiedono 11 milioni, rispetto ai 3 di qualche anno fa».
Sono 36 i nuovi docenti di ruolo, che hanno superato gli ultimi concorsi e sono in servizio dal 1° settembre. Continuano invece fino ad oggi, sabato 9, le chiamate dei supplenti, che a volte si presentano in pochi, altre volte rifiutano i posti proposti, aspettando le chiamate dirette che arriveranno dalle scuole. «È l’ultimo anno in cui un supplente può rifiutare la nomina senza rischio di sanzioni. - spiegano Lisa Furfaro e Marina Fey - La motivazione è spesso dettata dall’opportunità di avere la continuità sulle classi anche da supplenti. A giorni gli organici saranno completi e l’anno prossimo contiamo di riuscire ancora prima». «Vorrei staccarmi dai numeri per portare l’attenzione alla didattica. - ha concluso la Sovraintendente - E’ vero che abbiamo obblighi dal Ministero, come i tutor orientatori, per i quali dobbiamo attingere a fondi regionali, ma invito a riflettere sulla valutazione, e di conseguenza alla scansione dell’anno scolastico, per essere trasparenti con studenti e famiglie».