“La Danza dei Ghiacciai” a Courmayeur

“La Danza dei Ghiacciai” a Courmayeur
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“La Danza dei Ghiacciai” è il titolo scelto da Glorianda Cipolla per riportare l’arte in Val Ferret a Courmayeur, negli spazi sempre affascinanti de Les Maisons de Judith a Pra Sec. L’appuntamento è per sabato 22 luglio, quando alle 15 vicino al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto saranno tre gli artisti a presentarsi al pubblico in un contesto di una bellezza straordinaria. «I ghiacciai, nel loro andamento lento, scoprono e coprono la terra, seguendo il loro tempo e il loro spazio, così lontano da quello che consideriamo nostro. La scoperta riporta la vita, la terra ritrova la luce e torna fertile, bosco e sottobosco tornano a profumare di cielo, bacche e funghi. Il ritiro del freddo - sottolinea Glorianda Cipolla - è una coperta che si sfila e lascia il corpo nuovamente vulnerabile al sole. Quando il ghiaccio ritorna, torna il buio, che è sonno, torna la coperta di aghi di pino e cristalli di neve che ci protegge dal nuovo freddo. Torna infine il profumo di pane, del nostro cibo sacro, protetto da piccole case di roccia e bosco.»

Questa danza dei ghiacciai sarà quindi evocata da Stefano Cerio, Massimo Sacchetti e Michel Vecchi, tre artisti contemporanei il cui lavoro profuma di neve, ghiaccio, bosco e pane per richiamare il visitatore a una nuova consapevolezza di fronte alla bellezza della natura. La selezione delle opere è stata curata appunto da Glorianda Cipolla che dal 2014 prosegue il dialogo tra l’arte contemporanea e l’ambiente della montagna.

Quindi il famoso fotografo Stefano Cerio con “Brenva” ha realizzato un’installazione artistica posizionando un muro gonfiabile sul fronte della memoria di ghiacciai in scioglimento: un muro che rappresenta lo sforzo di segnare il terreno, di lasciare una testimonianza attuale del confine perduto dai ghiacci. La struttura mobile viene gonfiata in progressione tramite un accumulatore a pannelli solari che lentamente dà forma all’opera. L’installazione sarà visibile proprio sabato 22, ma alle 11, dove un tempo si trovava la fine del ghiacciaio della Brenva: si potrà arrivare in Val Veny sino a Plan Ponquet, da dove a piedi si potrà raggiungere il muro blu. Nelle Maisons de Judith saranno esposte alcune delle fotografie realizzate da Stefano Cerio in occasione dell’installazione.

“Ouverture” è il tema di Massimo Sacchetti, noto artista aostano, che offre un modo onirico ed inaspettato di indossare la natura. Un cappotto formato da migliaia di aghi di pino è la metafora che permette di vestire l’autunno e di trovare riparo dal gelo. Con pani di ceramica bianchi e d’oro Massimo Sacchetti rappresenta la sacralità del cibo quotidiano. L’oro visualizza la preziosità di questo alimento, evoca gesti regali e offerte spirituali, mentre il bianco simboleggia il desiderio del pane di sopravvivere alla neve e al suo freddo.

“The Mushroom Forest” è la ricerca di Michel Vecchi di Courmayeur che fa nascere tra gli splendidi larici della Val Ferret colorati funghi di sorpresa, magia e curiosità. Non c’è bosco senza profumo di funghi, non c’è bosco che non trasmetta il senso di crescita e protezione. I funghi di Michel Vecchi si riposano all’ombra del bosco come antichi pellegrini, in simbiosi con gli alberi, come fratelli e compagni di vita si nutrono e si prendono cura vicendevolmente. Ogni fungo ha un potere speciale, nel gambo e sotto, alla base, gira una spirale di rame e alluminio che trasmette questo potere alle persone e ai luoghi in cui viene posizionato.

La mostra “La danza dei ghiacciai” da sabato 22 luglio sarà aperta tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30 sino a domenica 20 agosto.

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