La désarpa dei Planaz da La Magdeleine a Verrès Il rito della discesa dall’alpeggio è sempre una festa

La désarpa dei Planaz da La Magdeleine a Verrès Il rito della discesa dall’alpeggio è sempre una festa
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Da circa un mese le strade della bassa valle sono teatro quasi ogni giorno del passaggio di uomini e bestie che conclusa la stagione dell’alpeggio rientrano a casa. Le désarpe che rischiavano di diventare un ricordo sono invece una bella e confortante realtà, grazie all’impegno di molti giovani, a loro volta allevatori oppure semplici appassionati, che spinti dalle amicizie comuni partecipano molto numerosi a questa tradizione, che è nel cuore di tutti i valdostani.

Così a turno, aiutandosi a vicenda, ecco che grazie a questi giovani il suono dei campanacci rimbomba ancora nei nostri villaggi, commuovendo tutti. Sabato è stata la volta dei Planaz, con una mandria lunga lunga a sfilare, ben centotrentacinque capi, con sessanta mucche, venticinque manze, altrettanti manzetti e pure venticinque vitelli. Insieme a loro una squadra di una trentina di accompagnatori, con partenza alle 5 dall’Alpe Verney a La Magdeleine. Quindi il villaggio di Promiod, la discesa sino a Isseurie, il passaggio di Conoz e la sosta a Châtillon, con la pausa alle 8.30 per la colazione arrivata grazie ad Anna Planaz. Alle 10 di nuovo in strada in statale questa volta verso Saint-Vincent e dopo la Mongiovetta la deviazione per il borgo di Montjovet, il ponte sulla Dora e la strada dell’envers fino all’altro ponte a Champdepraz. Quindi la statale con arrivo alle 13.30 a Torille di Verrès, dove le bestie hanno trovato l’erba di un grande prato e giovani e meno giovani hanno trovato la tavolata per quarantacinque persone preparata da Adriana Lazier, la mamma di Anna, Claudio e Sophie Planaz. In rinforzo erano Davide Laurent e Gianni Joly con il paiolo della polenta e il girarrosto della porchetta.

Così dopo la lunga camminata - con splendidi bosquets, accompagnata dagli applausi, dai sorrisi e dai ricordi di centinaia di persone - la giornata di festa si è completata con l’ottimo pranzo in compagnia e si è poi conclusa con l’ingresso delle mucche e dei capi giovani nella stalla di Dino Planaz e con il rito collettivo di togliere le grandi campane dal loro collo e di riporle in attesa della désarpa 2022.

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