La creatività di Giuliana Cunéaz esplora l’Intelligenza Artificiale
“La belle au bois dormant” è la nuova installazione di Giuliana Cunéaz che viene presentata per la prima volta a Casa degli Artisti di Milano nell'ambito della mostra collettiva “Visibile Invisibile. Tecniche della Meraviglia” che rimane aperta sino a domenica 21 gennaio. In questo caso i sogni diventano realtà e si trasformano in opere d'arte attraverso l'uso dell'Intelligenza Artificiale.
La rassegna, curata dalla critica e storica dell'arte Francesca Alfano Miglietti. prevede la presenza in qualità di tutor anche di Cesare Fullone e di Antonio Marras. Insieme ai 3 autori, sono stati selezionati 6 giovani artisti: Florentin Aisslinger, Lan Gao, Olmo Gasperini, Marco Paganini, Dario Pruonto e Alessia Rosato.
Il lavoro di Giuliana Cunéaz, realizzato con il supporto tecnologico di VAR Group, l'azienda specializzata nell'innovazione digitale, non solo è interattivo ma consente allo spettatore di avere un'esperienza individuale attraverso l'uso dell'Intelligenza Artificiale. «Le mie opere nanotecnologiche interagiscono con l'Intelligenza Artificiale e in base all'input dello spettatore rivelano la parte segreta della sua personalità» afferma Giuliana Cunéaz. Per fruire dell'opera - alla sua realizzazione hanno collaborato Roberto Beragnoli, Stefano Fiorio Sanatana e Alessandro Reani - è necessario scrivere una frase sul tablet in mostra. Successivamente il fruitore si sdraia comodamente sul letto realizzato dall'artista e può assistere alla proiezione visiva del proprio gesto. Il segno-sogno dunque si trasforma in un video ogni volta differente che svela differenti personalità. Quella proposta da Giuliana Cunéaz è una coinvolgente esperienza visiva da cui scaturiscono universi fantastici e imprevedibili che ciascuno potrà vivere intimamente.
Il titolo dell'opera ha come riferimento La bella addormentata nel bosco, la celebre fiaba di Charles Perrault, con la differenza che si chiede allo spettatore di lasciarsi trasportare in un universo onirico senza addormentarsi. Ciascuno dunque ispira un'opera d'arte differente senza che il proprio sogno possa comparire una seconda volta. «Siamo molto orgogliosi di aver attivato la nostra VDA Factory per la realizzazione dell’opera inedita di una grande artista come Giuliana Cunéaz. Si tratta dell’inizio di una collaborazione che speriamo possa continuare anche in futuro» afferma Davide Sarchioni, direttore artistico di Var Digital Art di Var Group. E giovedì 18 gennaio sempre alla Casa degli Artisti è previsto un incontro che svelerà i segreti dell'Intelligenza Artificiale.
La mostra rivela la meraviglia e, come osserva Francesca Alfano Miglietti in arte FAM, «E’ lo sguardo che sceglie la meraviglia in cui si perde la vista dell'abituale, della merce, dello spettacolo. Si pensa all'opera come un mondo di segreti, tesori, fogli, luce, ed ogni azzardo, ogni invenzione, ogni nuovo mondo col tempo non potrà che diventare un deposito di polvere in attesa di un nuovo respiro».
Con “La belle au bois dormant”, la rassegna presenta un poetico video di Cesare Fullone dove una solitaria barchetta dorata sfida le intemperie del mare mantenendo un equilibrio precario e una serie di monumentali vasi in terracotta realizzati dallo stilista Antonio Marras che recuperano tracce primordiali, segni nascosti destinati a creare un percorso visionario. Le tecniche della meraviglia poi si arricchiscono delle opere di sei giovani artisti provenienti dall'Italia e dall'estero selezionati da una commissione proposta dalla Casa degli Artisti attraverso una Open Call a cui hanno partecipato in oltre 200.