«La corsa ad accaparrarsi cibo e carburanti è ingiustificata»

«La corsa ad accaparrarsi cibo e carburanti è ingiustificata»
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Hanno suscitato una ingiustificata apprensione le parole del capo della Protezione civile valdostana Pio Porretta che durante la conferenza stampa di giovedì 26 aveva aveva annunciato l'avvio di un censimento di beni alimentari e carburanti sul territorio regionale. Pio Porretta precisa che «La Valle d’Aosta non ha problemi di rifornimento delle merci sul territorio. Possiamo ad oggi dare certezze su questo perché è stata attivata in via preventiva la proceduta di monitoraggio delle forniture e del loro conferimento come deve avvenire negli stati di emergenza prolungata come quello che stiamo vivendo». La popolazione può stare tranquilla? «I valdostani possono e devono restare sereni e tranquilli - assicura Pio Porretta - continuando a comportarsi come hanno fatto sino ad oggi nel fare la spesa o nel rifornimento di carburante. Non esistono problemi di approvvigionamento di nessuna tipologia di scorta: il censimento di beni alimentari e di carburante è una normale procedura in ogni situazione di emergenza prolungata. È una logica di pianificazione strategica. La comunicazione fatta in conferenza stampa va quindi nell’ottica di rassicurare la popolazione». Niente affluenza di massa nei supermercati e nella stazioni di servizio, dunque? «No. L’invito che voglio rivolgere alla popolazione dalle pagine de La Vallée Notizie è quello di continuare con le dinamiche che sono diventate abitudine in queste settimane di emergenza. Non serve, ed è controproduttivo, fare scorte. Continuate a rispettare le regole, recatevi nei supermercati con la certezza di trovare tutto il rifornimento fresco e sempre completo».

Allestito un ospedale da campo

E se i parcheggi dei supermercati registrano il via vai delle automobili quello della telecabina Aosta-Pila è deserto. A fine marzo, di solito, è tempo delle ultime sciate. Il sole della primavera riscalda piste e neve. E l’area di parcheggio è un brulicare di sciatori alla ricerca delle ultime curve della stagione. Nel piazzale, vuoto, ora è un brulicare di uomini della Protezione civile della Valle d’Aosta. Maurizio Lanivi, a capo dei volontari, e i suoi uomini hanno fatto un gran lavoro. In due giorni hanno messo insieme un ospedale da campo attrezzato per ospitare più di 35 degenti. Perché questa scelta? «Per permettere all’Ospedale Parini di avere una riserva, - afferma Pio Porretta - un polmone che possa garantire un numero importante di posti letto nel caso in cui ce ne fosse bisogno. Dopo i 35 della clinica di Saint-Pierre la certezza di altre camere nella struttura di Ollignan ora ci saranno anche questi». Saranno dedicati ai malati di Covid-19? «Dipenderà dalle esigenze sanitarie. L’ospedale da campo potrebbe essere destinato ai degenti Covid-19 oppure, in toto, ai malati con altre patologie. Saranno i sanitari ad imporre la destinazione». Perché un ospedale da campo e non un reparto ricavato in una struttura chiusa come un hotel o una scuola? «L’ospedale da campo nasce per essere commisurato alle esigenze del momento e sulla base di queste è facile plasmato e adattato. Fondamentale anche il posto dove viene allestito, per i servizi che si possono trovare nella zona e soprattutto per la viabilità ad esso collegata». Deval e CVA forniscono elettricità e allacciamenti gratuitamente all’ospedale da campo. Inoltre la sezione edile di Confindustria ha dato un sanificatore per le tende.

Il bollettino di ieri, venerdì 27 marzo

Sono 4 in più rispetto a giovedì 26 le persone decedute in Valle d’Aosta e risultate positive al covid-19. In totale i decessi fin qui registrati nella nostra regione sono 39 (30 uomini e 9 donne) di età compresa fra i 60 e i 98 anni. 35 decessi sono avvenuti in Ospedale, 3 nella microcomunità di Pontey e 1 al domicilio. I dati sono contenuti nel bollettino diffuso ieri, venerdì 27 marzo, dall’Unità di crisi regionale. Le persone positive sono 457 di cui 71 ricoverati nel reparto Covid e 26 in terapia intensiva. Salgono ancora i tamponi in attesa di referto: 282. Ieri il laboratorio di analisi di Aosta è riuscito a dar risposte ad 54 tamponi, mentre 190 sono stati inviati al Sacco di Milano. Le persone in isolamento domiciliare precauzionale sono 2.452. Rimangono al momento solo 2 le persone dichiarate guarite in Valle d’Aosta. Oltre che nella microcomunità di Pontey (vedi articolo a fianco) la situazione è critica anche in quella di Verrès dove sono risultati positivi 12 utenti e 4 operatrici socio-sanitarie.

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