La comunità di Maria Immacolata si è stretta intorno a padre Palmiro Delalio per il suo 60esimo di ordinazione
Domenica scorsa, 30 ottobre, la comunità parrocchiale di Maria Immacolata ad Aosta si è stretta intorno al padre oblato Palmiro Delalio per festeggiare il suo 60esimo anniversario di ordinazione presbiterale. La chiesa si presentava addobbata con grande cura: rose e gerbere ai piedi della statua dell’Immacolata, crisantemi ai lati del tabernacolo e davanti all’altare e agli amboni. Ad animare i canti il coro parrocchiale e i numerosi fedeli, tra cui due nipoti di padre Palmiro venuti da Torino. Prima dell’inizio della Messa il parroco Gregorio Glabas si è detto contento di poter festeggiare il confratello nel 60esimo anniversario di ordinazione sacerdotale e ha invitato ad unirsi con lui in preghiera e a ringraziarlo per la missione che ha svolto e svolge nella parrocchia.
Padre Palmiro ha presieduto all’Eucarestia celebrata con i padri Marcello Sgarbossa, Gregorio Glabas, Gianpaolo Gugliotta, Sante Gazzola e il diacono Roberto Cerise. Iniziando l’omelia ha premesso che per non essere troppo lungo, non correre il rischio di emozionarsi come può succedere alle persone anziane in simili circostanze, e non prestare il fianco a qualcuno che potesse dire «ma quando la finisci?», ha preferito scrivere e leggere quel che provava nel cuore. «Carissimi fratelli, domenica scorsa celebrando la Messa al mio paese con tutta la mia parentela, il vangelo parlava del fariseo e del pubblicano. Quel vangelo mi ha aiutato a ringraziare il Signore soprattutto per la misericordia che mi ha usato nella vita, come per il pubblicano». Ha proseguito: «Oggi celebrando con voi questa Messa di ringraziamento mi sono ispirato all’incontro di Gesù con Zaccheo, un episodio in cui si manifesta mirabilmente l’amore di Gesù alla ricerca dell’uomo, di ogni uomo, con preferenza per i poveri e i peccatori». Padre Palmiro ha aggiunto: «Ringrazio Dio per quanto con il suo aiuto ho potuto operare al servizio dei fratelli, prima nella lontana missione del Laos, poi nelle tante missioni parrocchiali su e giù per l’Italia, e a Lourdes per l’accoglienza dei pellegrini e degli ammalati. Finalmente, l’approdo qui con voi nella casa della Madre. Grazie a tutti voi, al vescovo Franco che mi ha accolto e incoraggiato, alla mia comunità, ai confratelli sacerdoti, ai diaconi. Dio vi benedica e vi colmi della sua grazia. Amen».
Un caloroso e lungo applauso è partito dall’assemblea. Prima dell’offertorio si è pregato per i Pastori della Chiesa, per i magistrati e le autorità giudiziarie, per coloro che sono alla ricerca di Dio, per la comunità parrocchiale, per padre Palmiro, per la pace nel mondo, per i defunti.
La benedizione finale, il canto dell’Ave Maria di De Marzi e un applauso alla corale hanno concluso la celebrazione eucaristica.