La comunità di Courmayeur si è già affezionata a don Greg, parroco del paese da un anno
E’ stato l’immenso amore per la montagna a portare don Grzegorz Piotr Mrowczynski - che preferisce essere chiamato don Greg - in Valle d’Aosta 4 anni fa, nel 2018, per preparare una spedizione sull’Everest che si sarebbe dovuta svolgere in occasione del centenario dell’indipendenza della Polonia. In realtà la spedizione non c’è mai stata, ma don Greg, che compirà 55 anni a novembre ed è sacerdote dal 1992, in Valle d’Aosta ha deciso di rimanere, e nello stesso anno ha chiesto ufficialmente di essere trasferito da Roma. Il primo anno lo ha trascorso nelle parrocchie di Châtillon, Antey-Saint-André e Torgnon, accanto a don Andrea Marcoz, dopodiché è stato 2 anni parroco a Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta e dal settembre del 2021 è titolare di San Pantaleone a Courmayeur, dove si fermerà per almeno 2 anni. «Qua mi sento proprio coccolato»: è questa la prima espressione che usa Grzegorz Mrowczynski per esprimere il suo rapporto con la popolazione ed i turisti di quella che è senz’altro tra le parrocchie più importanti della nostra Diocesi.
D’altronde parlando con don Greg si capisce subito perché tutti ai piedi del Monte Bianco amino così tanto il prete venuto dalla Polonia. Spigliato, comunicativo, con una buona padronanza dell’italiano, il parroco di Courmayeur si è subito inserito benissimo nella comunità locale, facendo breccia nei cuori di giovani ed anziani. E proprio domenica scorsa, 25 settembre, la comunità di Courmayeur si è stretta intorno al suo don Greg per festeggiare il primo anno di permanenza nell’antica e restaurata chiesa di San Pantaleone.
«La Valle d’Aosta la conoscevo già dal 2007 e l’avevo frequentata come turista, come escursionista occasionale. - dice don Grzegorz Mrowczynski che nel 1994 è arrivato dalla Polonia a Roma per studiare - Poi nel 2014 sono stato contattato da un gruppo di alpinisti polacchi perché li accompagnassi come cappellano della prima spedizione invernale sull’Everest, da realizzarsi nel 2018. Alla fine la spedizione non si è potuta fare, ma oramai mi ero innamorato delle montagne delle Valle d’Aosta. Ho chiesto al mio Vescovo di Roma di potermi fermare 1 anno, ma il mio amico don Paolo Papone, parroco di Valtournenche e del Breuil, con un buon spirito valdostano, mi disse: “Devi fermarti almeno 3 anni, 1 non serve a niente.”»
Così è stato. Da Roma, dove don Greg era parroco da 12 anni nella chiesa dei Santi Cirillo e Metodio, nel quartiere di Dragoncello, nel settembre del 2018 il sacerdote si è trasferito nella nostra Diocesi, chiedendo nel 2021 un’ulteriore proroga di 3 anni. «Ho scoperto che tanti bambini, figli di giovani valdostani, in realtà non conoscono la montagna, così come a Roma, tanti non si erano mai recati a San Pietro. Il legame con le proprie radici, così come l’amore per la propria terra invece va coltivato fin dalla più tenera età.» Perciò don Greg i suoi bambini e ragazzi del catechismo (una cinquantina, delle elementari e delle medie) li porta a camminare, ad arrampicare, cercando di trasmettere loro il suo amore per la montagna. Esperienze sane, a contatto con la natura, come lo è pure la pratica del golf, che il sacerdote ama moltissimo e che a suo parere dovrebbe essere diffuso tra tutti.
A Courmayeur, don Grzegorz Mrowczynski è entrato subito in ottimi rapporti anche con l’Amministrazione comunale, il locale Comité, la storica Società delle Guide alpine, oltre che con le famiglie, i giovani, gli anziani. Quest’estate ha preso parte a diverse iniziative organizzate dalla Pro Loco nei villaggi, alle feste patronali, e alla processione a Notre-Dame de la Guérison, alla quale non ha voluto rinunciare malgrado il traffico, guadagnandosi subito il favore dei fedeli di Courmayeur. In estate per celebrare le Messe, il parroco Greg, vista l’alta presenza di turisti, si è fatto aiutare da 2 giovani sacerdoti, don Peter dell’ex Birmania ora Myanmar e don Norbert del Ruanda, studenti alla Pontificia Università Lateranense di Roma, garantendo numerose funzioni sia il sabato e la domenica che durante la settimana.
«Nelle 2 stagioni turistiche la popolazione aumenta notevolmente e non vanno trascurati i bisogni di queste persone, considerando che ci sono villeggianti che frequentano Courmayeur da 60 anni. Però è importante soprattutto costruire un dialogo con chi vive il territorio in prima persona. Nei valdostani di una certa età sono ancora molto sentite le tradizioni, anche religiose, nei più giovani vanno costruite o rafforzate.»
Sono tanti i progetti che stanno a cuore al sacerdote polacco don Greg dopo il primo anno di conoscenza della sua parrocchia. Primo su tutti il riutilizzo degli spazi dell’ex cinema a fianco alla chiesa di San Pantaleone per organizzare laboratori ed attività dedicate alla montagna e per gestire le attività legate al catechismo per i bambini direttamente a Courmayeur, in modo anche da agevolare le famiglie visto che attualmente la sede dell’oratorio intercomunale della Valdigne è a La Salle. «Ciò che intendo realizzare è qualcosa che possa essere utile anche in futuro per chi verrà dopo di me. - conclude sorridendo don Grzegorz Mrowczynski - Anche se il mio cuore mi sta già dicendo di rimanere in Valle d’Aosta.»