«La Commissione europea non vede di buon occhio il progetto funiviario delle Cime Bianche»

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La Lega, per bocca dell'eurodeputato Alessandro Panza, aveva dichiarato a margine di un incontro del comitato a favore del collegamento delle Cime Bianche, tra i comprensori del Cervino e del Monterosa Ski, che «pur di realizzare l'impianto, sarebbe opportuno modificare la normativa ambientale europea in materia di aree protette, spingendosi sino a invocare il pressing esterno della Confederazione Svizzera sulle istituzioni Ue: insomma, pur di raggiungere l'obiettivo ha auspicato ingerenze extracomunitarie».

Lo scrivono in una nota Adu, Ambiente Diritti Uguaglianza in Valle d'Aosta, e Tiziana Beghin, europarlamentare del Movimento 5 stelle. Adu sostiene che «la notizia vera è che Panza, con questo suo maldestro tentativo di ingraziarsi i pro-impianto, dà ragione ad Adu e ai comitati: l'impianto, stando alle regole vigenti, non si può realizzare. Si tratta chiaramente di un'operazione di pura propaganda: nulla di tutto ciò è realizzabile in ambito di Consiglio o Commissione. In più, è quanto di più lontano dalle richieste di giustizia climatica che provengono dalle cittadine e dai cittadini europei e in particolare da quella generazione Z, alla quale andranno in eredità anche le nostre montagne».

Tiziana Beghin, definita da Adu «alleata in questa importante battaglia di conservazione», dichiara: «Non c'è bisogno di ripetere che la Commissione europea non vede di buon occhio il progetto funiviario delle Cime Bianche. Lo ha già detto nella risposta alla mia interrogazione parlamentare solo pochi mesi fa».

«Per questo mi sorprendono le dichiarazioni del collega europarlamentare Panza - aggiunge Tiziana Beghin - che dovrebbe conoscere come funziona Bruxelles, eppure parla di “modificare la norma europea” come se l'intera normativa ambientale comunitaria si dovesse adattare ai suoi bisogni. E non contento, rilancia suggerendo di chiamare in causa il Consiglio europeo, cioè la riunione di tutti capi di governo, che certamente con una guerra alle porte dell'Europa non hanno niente di meglio da fare che discutere su una funivia. Credo che il collega non dovrebbe prendere in giro i cittadini con proposte irrealizzabili e riconoscere che l'ambiente va protetto. Piaccia o no alla giunta regionale e al suo partito».

Adu alla fine non risparmia pure una stilettata al gruppo Federalisti Progressisti-Partito Democratico presente in Consiglio Valle: «Da sempre la Lega è la stampella degli autonomisti, quando c'è da sacrificare ambiente e diritti. In questo modo Alberto Bertin, Andrea Padovani e il Pd valdostano possono continuare a dormire sonni tranquilli».

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