La Coldiretti ha rinnovato i suoi vertici Alessia Gontier nel consiglio nazionale
La presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier siederà nel consiglio nazionale dell’organizzazione degli imprenditori agricoli. Il rinnovo delle cariche si è tenuto mercoledì scorso, 20 dicembre, a Palazzo Rospigliosi a Roma. Il lombardo Ettore Prandini, 51 anni, è stato confermato presidente nazionale. La nuova giunta confederale è composta dai 3 vicepresidenti Nicola Bertinelli, David Granieri e Gennarino Masiello oltre che da Franco Aceto, Gianluca Barbacovi, Cristina Brizzolari, Dominga Cotarella e Francesco Ferreri. All’assemblea nazionale hanno partecipato anche Elio Gasco, direttore di Coldiretti Valle d’Aosta e la presidente Alessia Gontier, che siederà nel consiglio nazionale. «Per una piccola federazione come la nostra è un onore sedere in consiglio nazionale e contribuire a raggiungere a livello nazionale obiettivi ambiziosi quali la competitività delle imprese agricole, la garanzia della sovranità alimentare per ridurre la dipendenza dall’estero, la promozione delle filiere produttive 100 per cento “made in Italy” con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale. - è il commento di Alessia Gontier, presidente di Coldiretti Valle d’Aosta - La presenza in giunta del presidente regionale del Trentino Gianluca Barbacovi è un’ulteriore garanzia nel tenere alta l’attenzione sulle problematiche delle aree interne e montane sempre più soggette ad abbandono e spopolamento con conseguenze dirette su un territorio complesso con equilibri ambientali e idrogeologici delicati». «L’obiettivo fissato da Prandini e dalla Coldiretti nazionale è ambizioso, è l’impegno a raggiungere 100 miliardi di valore dell’export agroalimentare anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso Made in Italy sulle tavole mondiali. - sottolinea Elio Gasco, direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - Siamo convinti che sia necessario investire sulla logistica in termini infrastrutturali sui trasporti creando interconnessioni fra i vari hub che permettano di accorciare tempi di consegna e tagliare costi inutili e servono anche scelte strutturali per far fronte agli effetti sempre più devastanti dei cambiamenti climatici».