La Cogne per la prima volta nella sua storia sarà negli Usa con una presenza produttiva

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Non sono passati neppure 15 mesi dall’acquisto del 70 per cento del capitale sociale della Cogne Acciai Speciali da parte della taiwanese Walsin Lihwa ed i tanti timori generati dall’operazione tra le organizzioni sindacali e gli uffici della politica in Valle d’Aosta sembrano lontani anni luce. Praticamente dimenticati a fronte di un’effervescenza di iniziative, e di investimenti beninteso, che la nuova compagine societaria guidata dal 1 dicembre 2022 dal presidente Yu-Lon Chiao e dall’amministratore delegato Massimiliano Burelli sta portando a termine nell’ambito di un quadro strategico ben più ampio.

La cura-Walsin secondo gli esperti del settore sta infatti cominciando a dare i suoi frutti. Prima la Cogne ha investito acquistando aziende in Svezia e nel Regno Unito, quindi ha concretizzato, nei giorni scorsi, il controllo del 65 per cento del capitale sociale della Com.Steel SpA di Calusco d’Adda in provincia di Bergamo, secondo distributore italiano di rottami per l’inossidabile. Ed ora da fonti attendibili viene annunciata una prossima nuova operazione, il cui perfezionamento è atteso entro il corrente mese di febbraio: la Cogne per la prima volta nella sua lunga storia sbarcherà negli Stati Uniti con una presenza produttiva.

Gli azionisti non hanno esitato a mettere mano al portafoglio con un aumento di capitale da 200 milioni che dovrebbe essere seguito entro breve da una nuova operazione di rafforzamento patrimoniale.

“Con le acquisizioni in Svezia e nel Regno Unito abbiamo compiuto un importante passo in avanti nel nostro piano strategico - ha spiegato Massimiliano Burelli in una recente intervista rilasciata al quotidiano Il Sole 24 Ore - Con la prossima operazione, che appunto dovremmo concludere entro questo mese, arriveremo a verticalizzare il 50 per cento delle 100mila tonnellate annue di sovracapacità di acciaio liquido dell’azienda. La strada per colmare la lacuna è ancora lunga, ma ci stiamo lavorando.”

Il nuovo forno elettrico di Aosta infatti ha aumentato di molto la produzione della Cogne che, di conseguenza, deve ampliare il proprio mercato. Perciò l’acquisizione imminente riguarderebbe un’azienda europea attiva in 4 diversi contesti nazionali, Stati Uniti compresi, per un giro di affari di 400 milioni di euro.

Si tratta di un obiettivo importante per la crescita della Cogne. “L’operazione - ha spiegato Massimiliano Burelli a Il Sole 24 Ore - sarà finanziata in parte con leva e in parte con un nuovo aumento di capitale, anche se con dimensioni più contenute rispetto al recente passato, vale a dire di circa un quarto del precedente.”

Il bilancio 2022 della Cogne Acciai Speciali è stato da record, con 965 milioni di fatturato e 100 milioni di margine operativo lordo. Il flusso di cassa, insieme al rafforzamento patrimoniale, ha sostenuto le ultime acquisizioni: quella dell’inglese Special Melted Products, fornitore di forgiati e lavorati di precisione in ambito aerospaziale, pagata 165 milioni di euro, e quella di alcuni stabilimenti della svedese Outokumpu, rilevati nel 2023.

Poi nei giorni scorsi è stato finalizzato, per circa 28 milioni, l’acquisto del 65 per cento della Com.Steel, attiva nel mercato italiano del rottame inox, con una capacità di 150 milioni di euro di fatturato, in una logica di integrazione di una materia prima strategica, considerato appunto che la Com.Steel è il primo fornitore di rottame della Cogne. Con questa operazione l’azienda aostana si affranca dai rischi legati alla scarsità di fornitura europea. “Il momento storico richiede scelte di questo tipo - ha analizzato Massimiliano Burelli - e l’attenzione all’impronta ambientale renderà sempre più centrale la produzione a forno elettrico e quindi l’approvvigionamento di rottame. A questo si aggiunge la corsa dei Paesi emergenti, economie ancora giovani che non possono contare su un mercato interno di rottame. In Europa, nostri concorrenti come Aperam e Outokumpu hanno già provveduto ad integrarsi a monte con i loro fornitori.”

Dopo un 2022 eccezionale - il miglior bilancio nella storia di Cogne Acciai Speciali - il 2023 si chiuderà con un fatturato in discesa, comunque ancora in utile. “Non è stato un anno così buono come il 2022, ma comunque positivo - ha spiegato Massimiliano Burelli - visto che abbiamo risorse sufficienti per portare a compimento l’operazione con Com.Steel e restiamo con una situazione di cassa positiva. Nel 2023 la domanda ha frenato a causa di una lunga fase di riduzione delle scorte, nell’ultima parte dell’anno abbiamo registrato qualche segnale positivo che speriamo si possa concretizzare in primavera.”

Una ripresa che potrà registrare velocità diverse a seconda dei settori utilizzati a valle. “L’aerospaziale è in buona salute, - ha concluso Massimiliano Burelli su Il Sole 24 Ore - la richiesta è molto elevata ed abbiamo saturato la nostra capacità. C’è poi grande vivacità sul nucleare, mentre un settore ancora piccolo per dimensioni tuttavia con grandi potenzialità è il medicale: le superleghe utilizzate nell'implantologia non potranno che aumentare la loro diffusione sulla scia del trend dell’invecchiamento della popolazione.”

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