“La chiusura degli impianti ha anticipato di un anno la pandemia” Al Col de Joux si attende con speranza la ripartenza dello sci

“La chiusura degli impianti ha anticipato di un anno la pandemia” Al Col de Joux si attende con speranza la ripartenza dello sci
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«Per noi la chiusura degli impianti sciistici al Col de Joux ha significato anticipare la pandemia di un anno». E’ un concetto crudo ma esplicito quello espresso da Redis Dufour, titolare dell’Hotel Ristorante Etoile de Neige, che rende bene l’idea di ciò che hanno vissuto negli ultimi anni gli operatori che gestiscono attività nella zona del colle, il punto di più alto del territorio comunale di Saint-Vincent, a quota 1.640 metri. Fino alla stagione 2018-2019, gli impianti erano stati aperti, ma nel mese di settembre del 2019, una volta scaduti i tempi per la revisione, l’Amministrazione comunale, all’epoca guidata da Mario Borgio, decise di non rinnovare la gestione alla Snowmet, optando per una scelta completamente diversa: l’apertura del parco tematico del Fiabosco, una soluzione ritenuta adatta al tradizionale target del colle, quello delle famiglie. Alla base di questa decisione una considerazione fondamentale: poca neve nelle ultime stagioni e scarse prospettive per il futuro dei piccoli comprensori sciistici, come quello del Col de Joux.

Ora si volta pagina: in primavera, si effettueranno gli interventi necessari per la revisione. E gli operatori hanno preso la notizia con il sorriso.

«Siamo più che felici. - commenta Redis Dufour - Gli impianti di risalita, è evidente, sono il fulcro della nostra stazione. La revisione è sicuramente un ottimo segnale per una ripartenza che auspichiamo da tanto tempo. Le strutture hanno bisogno di lavorare, dopo anni durissimi. Non mi esprimo sulle scelte compiute in passato e sul Fiabosco, dico solo che per fare una spiaggia, ci vuole il mare...».

Sci ma non solo, nel futuro del colle, secondo quanto ipotizzato dall’Amministrazione di Saint-Vincent che parla di un turismo destagionalizzato e uno sfruttamento su 365 giorni l’anno di tutto il comprensorio. «Sappiamo che il Comune ha tante idee in proposito e sicuramente le potenzialità ci sono. Ora bisogna metterle in pratica. Abbiamo bisogno di lavorare» aggiunge Redis Dufour.

«Speriamo con la prossima estate di chiudere definitamente il capitolo Covid e di ripartire con nuovo entusiasmo. - dice Manuela Colella che da un paio d’anni gestisce il Ristorante Les Pleiades, sempre al Col de Joux - Sono nata e cresciuta qui, ho imparato a sciare su queste piste, per me il colle è un simbolo. La notizia della prossima riapertura degli impianti per me è una manna dal cielo. Credo molto nelle potenzialità di questo comprensorio e penso che anche in estate ci siano parecchie opportunità, non solamente per chi lavora al colle ma per tutta Saint-Vincent. Occorre iniziare a pensare non solo nel nostro piccolo, ma per tutto il territorio».

Una visione particolare sul Col de Joux - e non potrebbe essere diversamente - ce l’ha Maura Susanna, attuale vicesindaco e che per 17 anni - dal 1988 al 2005 - ha gestito nella zona il Ristorante Stella Alpina. «E’ inevitabile, se le piste sono aperte i turisti arrivano in numero maggiore. - sostiene Maura Susanna - Ovviamente, da ex titolare di ristorante, non posso che approvare la decisione del Comune di riqualificare l’intera zona. Pensiamo non solo ai turisti, ma anche ai proprietari delle seconde case del complesso Les Pleiades, che ospita 200 famiglie. Senza lo sci, è normale che l’affluenza sia calata, i genitori portano i bambini altrove, dove possono sciare. La riapertura del comprensorio sarà un importante tassello, che non deve essere slegato dalle altre opportunità che offre il paese di Saint-Vincent nel suo complesso. Se torna la gente al colle, ne saranno avvantaggiati economicamente tutti i settori».

“Purché non aumentino le tasse”

Anche sui social si ritorna a parlare del futuro del Col de Joux. Sul gruppo Facebook “Sei di Saint-Vincent se...” è stato aperto un sondaggio e in poche ore sono già stati pubblicati diversi commenti. La maggior parte si dichiara favorevole alla «riapertura con un progetto economicamente sostenibile e senza aumento di tasse». Il Comune ha destinato 655mila euro dell’avanzo di amministrazione 2020 al finanziamento della revisione degli impianti al Col de Joux, la seggiovia Tête de Comagne e la sciovia Pian delle Schegge; si prevede che i lavori siano affidati entro la fine di marzo e possano essere avviati nel successivo mese di maggio.

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