La catalogazione delle campane dei campanili di Issime e di Gaby

La catalogazione delle campane dei campanili di Issime e di Gaby
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Sabato scorso, 19 agosto, l'associazione torinese “CampaneTo”, gruppo di musicisti e studiosi di arte campanaria di Torino, ha effettuato la catalogazione dei concerti campanari presenti nei campanili di San Giacomo di Issime e di San Michele a Gaby. I membri del gruppo avevano già operato in Valle del Lys nell’agosto del 2022 censendo i concerti campanari presenti nelle torri della Santissima Trinità e di San Giovanni a Gressoney e nell’ottobre 2022 catalogando il pregevole concerto di 8 campane della Cattedrale di Aosta. Il gruppo opera in collaborazione con le Diocesi di Torino, Saluzzo, Ivrea e Mondovì e negli ultimi anni sta portando avanti un progetto riguardante il censimento di tutti i concerti campanari della zona annotando per ogni campanile il numero di campane, le iscrizioni, le dediche presenti sui bronzi, le note e le suonate tradizionali del territorio. Oltre al censimento dei singoli bronzi in diversi campanili delle diocesi di Torino, Saluzzo, Ivrea e Mondovì sono state reinserite le melodie tipiche delle nostre zone andate perse negli anni Ottanta con il venir meno dei campanari locali e la conseguente elettrificazione dei concerti.

Nel campanile di Issime è presente un concerto di 5 campane intonato in accordo di Mi bemolle fuso nel settecento dal fonditore bergamasco Francesco Gervasoni. La campana maggiore è dedicata al patrono San Giacomo, la seconda all’Assunta, la terza è la campana cosiddetta “della tempesta” in quanto reca impressa l’invocazione latina “Libera nos domine ab omni peccato et a peste bello et fulgure et tempestate” mentre sulla quarta è riportata la frase “entrate al cospetto del Signore e adoratelo”. Le 4 campane maggiori sono state fuse nel 1769 mentre la piccola nel 1734 e reca impressa la frase “Deum verum laudo”. Invece nel campanile di San Michele di Gaby è conservato un poderoso concerto di 9 campane di cui il campanone, intonato in Re grave, pesa 1.140 chili. E’ stato fuso nel 1933 dal fonditore Achille Mazzola di Valduggia ed è dedicato a Cristo Re. In aggiunta sul campanone sono riportati i nomi di papa Pio XI, del vescovo Francesco Imberti e del parroco Luigi Jans. Insieme al campanone, nell’anno 1933, furono aggiunte altre 4 campane in modo da completare la scala musicale di sol maggiore. Fino a quel momento infatti nella torre di Gaby erano presenti 4 campane di cui 3 fuse dal biellese Antonio Silventi nel 1809 e 1 dal fonditore Bertolino di Cuorgné nel 1833. Le 5 campane maggiori possono suonare a distesa mentre le 4 piccole solo a martello.

Al termine dei sopralluoghi i maestri del gruppo CampaneTo hanno eseguito alcune suonate per la registrazione dei suoni che sono state memorizzate nelle centraline di automazione dei rispettivi campanili. Il censimento è stato effettuato da Marco Di Gennaro, Andrea Alesso e Federico Valle in accordo con il parroco don Marian Benchea e con Pierluigi Ropele.

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