La Cardiologia del “Parini” ha eseguito due interventi ad alta complessità con la tecnologia “Mitraclip”
«Un passo storico per la sanità valdostana». Così ieri, venerdì 13, l’Usl ha definito l’esecuzione martedì 10 dicembre, nella Sala ibrida dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, dei primi 2 «interventi ad alta complessità di riparazione percutanea dell’insufficienza della valvola mitrale con tecnica "edge-to-edge" mediante sistema Mitraclip» eseguiti dall’équipe di Cardiologia diretta dal dottor Paolo Scacciatella, in collaborazione con la struttura di Anestesia e Rianimazione, diretta dalla dottoressa Susanna Petrucci. «Una crescita che posiziona il “Parini” tra i pochi centri in Italia capaci di offrire trattamenti avanzati di Cardiologia Interventistica ad alta complessità, consolidandosi come punto di riferimento per la cura delle cardiopatie in Valle d’Aosta e nelle regioni limitrofe» scrive l’Usl. Il trattamento interventistico della valvulopatia mitralica fa parte del percorso verso la creazione di un Centro Interaziendale Interregionale per il Trattamento delle Cardiopatie Valvolari. A partire dal 2025, il progetto prevede la collaborazione attiva tra cardiologi, cardiochirurghi e rianimatori di Aosta e Torino per il trattamento transcatetere anche della valvulopatia aortica.
I pazienti operati hanno superato con successo la procedura e si stanno riprendendo sotto stretta osservazione.
L’insufficienza mitralica è una grave condizione caratterizzata da un malfunzionamento della valvola mitrale, che può portare rapidamente allo sviluppo di insufficienza cardiaca conclamata. Nei pazienti considerati a rischio molto alto per un intervento cardiochirurgico tradizionale, a cuore aperto, la tecnica mini invasiva Mitraclip rappresenta una soluzione salvavita. Léquipe di cardiochirurghi dell’azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, diretta dal dottor Paolo Centofanti, era pronta a intervenire tempestivamente qualora si fossero verificate complicanze tali da dover procedere con un intervento chirurgico tradizionale a cuore aperto. L’intervento, che richiede competenze specialistiche di altissimo livello, è stato eseguito dai cardiologi interventisti Paolo Scacciatella, Francesco Pisano ed Elisa Pelloni, coadiuvati dai colleghi Lorenzo Zaccaro e Alessandro Bernardi. L’assistenza anestesiologica è stata garantita dagli anestesisti Chiara Obert e Luca Amendolia. L’assistenza di sala è stata fornita dagli infermieri dell’équipe di Cardiologia Interventistica (Valentina Ferrara, Denise La Spina, Alessia Pala, Cesare Malacrinis con la coordinatrice infermieristica Patrizia Persico), quella tecnica dal tecnico di Radiologia medica Federico Gagliano.
«Sono orgoglioso di questo lavoro corale fatto di formazione, organizzazione e aggiornamenti continui. - commenta il dottor Paolo Scacciatella - L’obiettivo, raggiunto, era portare nel nostro ospedale nuove competenze cliniche d’eccellenza per rispondere ai bisogni di salute della popolazione attraverso le procedure più innovative».
«Questo risultato rappresenta un importante passo avanti per la sanità della Valle d’Aosta. - rimarca il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti - Gli interventi ad alta complessità sono uno degli asset strategici per contrastare la mobilità sanitaria passiva».
«L’Ospedale regionale di Aosta si conferma un’eccellenza sanitaria capace di offrire ai cittadini valdostani un'assistenza quotidiana ordinaria alla quale è giusto affiancare trattamenti all’avanguardia che fino a pochi anni fa erano disponibili solo in grandi centri metropolitani» dichiara l’assessore alla Sanità Carlo Marzi.