L’Università sarà inaugurata dal presidente Mattarella sabato 7 settembre prossimo
Si trova a fare i conti con dei «problemi di infiltrazione d'acqua» il nuovo polo universitario della Valle d'Aosta sorto nello spazio dell'ex caserma Testafochi. Ne ha parlato in Consiglio Valle - mercoledì scorso, 20 marzo - l'assessore al Sistema educativo Jean-Pierre Guichardaz, rispondendo a un'interpellanza di Erik Lavy della Lega.
«Il cronoprogramma - ha detto Jean-Pierre Guichardaz - prevede la piena operatività delle dotazioni entro il mese di luglio 2024 al fine di rendere fruibili gli spazi per l'avvio del nuovo anno accademico. Attualmente non si rilevano particolari criticità o ritardi nell'esecuzione, ad eccezione del potenziale ritardo ai piani meno 1 e meno 2 nell'ipotesi di mancata tempestiva risoluzione dei problemi di infiltrazione di acqua». In questo senso «Il 7 marzo scorso - ha spiegato l'assessore Guichardaz - l'Univda ha prontamente segnalato a Siv alcune infiltrazioni d'acqua. In particolare, si tratta di infiltrazioni d'acqua al piano -1, lato est dell'edificio, che non si erano mai verificate prima: a seguito di un sopralluogo dei tecnici Siv con l'impresa realizzatrice, è stato evidenziato che si tratta di perdite provenienti da alcune tubazioni, non dipendenti dalle condizioni metereologiche, e che l'impresa interverrà prontamente per la risoluzione di tali problematiche. Vi è poi - ha aggiunto Jean-Pierre Guichardaz - il trafilamento saltuario di un paio di cavidotti, su circa nove presenti, che interessa un cavedio esterno al perimetro della cabina elettrica situata al piano meno 1 dell'edificio, per la cui risoluzione è stato deciso di interpellare Deval per definire la soluzione più efficace per eliminarlo. È stato altresì rilevato un accumulo d'acqua sul cono di luce nord, che è da trattare nella fase di esercizio dell'immobile. Infine, sono state riscontrate delle infiltrazioni lungo la tromba dell'ascensore numero 1: saranno verificate le griglie di aerazione dalle quali potrebbe potenzialmente prodursi l'infiltrazione dell'acqua piovana».
Erik Lavy si è detto «Stupito in negativo perché il quadro rappresentato è preoccupante: se, effettivamente, ci sono delle infiltrazioni nella struttura, c'è un problema non di poco conto. Abbiamo già subìto un calvario per la costruzione della nuova sede, dovremo subirne altri per la sua manutenzione?».
Intanto secondo indiscrezioni la nuova sede dell’Ateneo, realizzata dopo la demolizione di parte del complesso militare Testafochi, sarà inaugurata sabato 7 settembre giorno di San Grato, patrono di Aosta, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.