L’ultimo saluto ai due amici travolti dalla valanga caduta sul Château de Dames a Valtournenche

L’ultimo saluto ai due amici travolti dalla valanga caduta sul Château de Dames a Valtournenche
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Sono state celebrate ieri, venerdì 7 aprile, alla Casa funeraria Giubileo, a Torino, le cerimonie di commiato di Gabriele Del Carlo e di Velio Coviello, i 2 amici vittime di una valanga caduta nella zona del Château de Dames a Valtournenche. Velio Coviello, 38 anni, era un ricercatore universitario esperto di geologia e di territorio, conosciuto anche per le sue battaglie per il precariato e per l'ambiente. Gabriele Del Carlo, 39 anni, era noto a Torino per l’impegno nell’associazionismo in favore della mobilità ciclistica e, per questo, aveva lavorato anche in Comune nell’Amministrazione guidata dalla sindaca Chiara Appendino.

La sciagura si è consumata sabato scorso, 1° aprile. La grande slavina - con uno sviluppo di 800 metri e un fronte di 500 - si è staccata spontaneamente centinaia di metri più in alto rispetto al luogo del ritrovamento dei corpi, a quota 2.350 metri, avvenuto il giorno successivo. Considerato il momento della partenza dei 2 scialpinisti, tra le 9 e le 10, e l'esposizione est del versante, è probabile che il distacco sia avvenuto tra le 11 e le 12, mentre erano in fase di salita. A dare l’allarme sono stati parenti ed amici che hanno più volte tentato di raggiungerli ai cellulari che suonavano a vuoto. Grazie ad una fotografia inviata dagli scialpinisti in mattinata, i tecnici del Sav in Centrale Unica del Soccorso erano riusciti ad individuare quale zona ipotetica della loro escursione il Château des Dames. Localizzato il luogo, sono state trovate le auto dei dispersi. In serata era quindi partita l’operazione di ricerca, attuata da una squadra di tecnici del soccorso e militari delle Fiamme Gialle, anche con unità cinofile. Via terra, le operazioni hanno riguardato la parte più bassa della zona, mentre quella alta è stata sorvolata da un elicottero di Air Zermatt, abilitato al volo notturno.

I soccorritori erano riusciti a individuare il distacco e avevano avviato la ricerca di segnali Artva. Purtroppo, l’assenza di riscontri, unita al rischio di distacchi, aveva portato all’interruzione delle ricerche attorno a mezzanotte.

La mattina di domenica, 1 dei 2 dispersi è stato rinvenuto grazie al suo dispositivo Artva e l’altro è stato individuato da un’unità cinofila. Sabato scorso, nella zona il bollettino prevedeva un rischio di distacco di valanghe di 4 (marcato) su una scala di 5.

Sempre sabato altre 2 valanghe si sono staccate nel primo pomeriggio. Poco prima delle 13, a Saint-Rhémy-en-Bosses, una slavina ha coinvolto 3 scialpinisti, che si trovavano a 2.400 metri di quota. Sul posto è intervenuto il Soccorso Alpino Valdostano, in elicottero, con il medico del 118. Solo una donna francese di 58 anni, in ipotermia, è stata trasportata all’Ospedale “Umberto Parini” di Aosta e poi dimessa dopo le visite, perché in buone condizioni.

Una seconda valanga è caduta alle 13.20 nella zona della Punta Valletta - sopra Pila di Gressan - e ha trascinato a valle alcuni scialpinisti che sono riusciti a uscire da soli dalla massa nevosa. Altre 3 persone erano rimaste sotto la neve e sono state estratte vive. Il Soccorso Alpino Valdostano, intervenuto con unità cinofile, ha evacuato in elicottero gli sciatori che avevano perso l’attrezzatura. I 3 estratti dalla valanga non hanno riportato ferite.

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