L’ultimo saluto a Romeo Perracca Fu partigiano e sindaco di Issogne
La popolazione di Issogne ha salutato giovedì scorso, 21 ottobre, Romeo Perracca, sindaco del paese dal 1956 al 1965, spentosi martedì 19 ottobre all’età di 94 anni. Con il nome di battaglia di “Pastreul”, fu partigiano della 176esima Brigata Garibaldi negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale in un’esperienza che lo segnò particolarmente benché raccontasse molto poco. «Era un ragazzino quando perse la sua mamma Eugenia Daguin - racconta emozionato il nipote André Crétier - rimanendo con il papà Martino e altri cinque fratelli. Non fu facile per lui lottare contro il dolore di quella perdita ma terminò i suoi studi delle elementari». L’attaccamento alla cultura e alla ferma convinzione che l’uomo ha necessità di conoscere per muoversi nel mondo lo spinse, più tardi, a sostenere con tenacia e orgoglio il percorso di studi delle sue figlie e, poi, dei suoi nipoti. Quando entrò nella vita politica del paese, si impegnò nel portare avanti il suo pensiero autonomista nelle fila del Partito Comunista con profondo attaccamento ai valori di democrazia e libertà. Valori che si sono uniti nella vita di tutti giorni a quelli di onestà e gratitudine per quanto la vita sa donare. «Mio nonno fu operaio - prosegue André Crétier, attualmente assessore comunale - e conobbe la realtà delle fabbriche locali dove fu anche membro della commissione interna del sindacato della Cgil. In particolare, lavorò alla Brambilla Concimi e alla Guinzio Rossi mentre, giovanissimo, partecipò alla costruzione del canale della centrale di Hône. Era un uomo dalla vita semplice che, arrivato alla pensione, decise di ritirarsi a vita privata coltivando la sua passione per le vigne e, soprattutto, il calore della famiglia che cresceva intorno a lui».
Con sua moglie Rosina Jacquin, sposata nel 1946, ha condiviso una storia lunga 70 anni da cui sono nate le figlie Eugenia, nel 1947, e Neva, nel 1956. Una lunga storia d’amore che ha unito 2 giovani che provenivano dai dolori della guerra e che, mano nella mano, hanno guardato con fiducia al futuro che si poteva costruire proprio a partire dalla convinzione di quanto sia importante l’impegno che ognuno può dare nella comunità.
Purtroppo anche la malattia li ha uniti negli ultimi tempi e 5 anni fa Romeo Perracca perse la sua Rosina, poco dopo aver festeggiato le nozze di ferro. «Leggeva molto e così, unendo quanto voleva conoscere con l’esperienza diretta, fu un grande maestro di vita per noi ragazzi della famiglia» conclude André Crétier. Questo sentimento lo ha unito alla comunità di Issogne che nelle esequie in forma civile ha voluto far sentire tutta la sua riconoscenza.