L’ultimo saluto a Efisio Vittaz Albergatore di La Magdeleine e sindaco dal 1980 al 1990
Davanti all’Hotel Miravidi di La Magdeleine e allo splendido panorama che da lì si apre sulla vallata, è stato dato l’ultimo commovente saluto a Efisio Vittaz, albergatore e sindaco del paese dal 1980 al 1990, dopo i funerali celebrati nella chiesa parrocchiale di Châtillon giovedì scorso, 15 febbraio. Il feretro è stato poi accompagnato al cimitero di La Magdeleine, dove “Fisio” finalmente riposerà, dopo 93 anni di vita sempre all’opera. Era nato il 26 dicembre del 1930 proprio a La Magdeleine e, dopo alcuni anni dell’infanzia vissuti in Francia con la famiglia, è rientrato in Italia dove ha completato gli studi e ha fatto il servizio militare come alpino. Sposatosi nel 1957 con Marina Janin di Châtillon, insieme a lei si lanciò nell’avventura della loro vita: da contadini divennero albergatori costruendo l’hotel Miravidi, che aprì nel 1963 e che poi fu ingrandito negli anni successivi, in 4 diverse fasi, e divenne uno dei fiori all’occhiello dell’accoglienza del paese. Efisio Vittaz visse così in prima persona gli anni del boom turistico, di cui fu tra i principali promotori e protagonisti. A lungo amministratore comunale, ricoprì l’incarico di sindaco di La Magdeleine per 10 anni, dal 1980 al 1990, gli anni della grande trasformazione del paese. Fu tra i responsabili della società In.Tu.La.Ma. - Incremento Turistico La Magdeleine, che costruì gli skilift. E’ stato anche lo storico presidente del consorzio di miglioramento fondiario. Oltre all’aspetto più prettamente turistico, proprio durante i suoi mandati da sindaco fu avviato - nel 1986 - il recupero edilizio dei mulini, le cui strutture erano ancora riconoscibili e il cui percorso caratterizza oggi la visita dei punti di interesse di La Magdeleine nell’ambito dell’architettura rurale. Allora venne infatti incaricato proprio Efisio Vittaz di verificare l'appartenenza dei fabbricati a consorterie o a privati: ne risultò che degli 8 mulini riconosciuti, solo 5 erano stati oggetto di domanda di riconoscimento legale; i restanti, poiché nessuno ne vantava diritti, vennero acquisiti a demanio. Si poté così dare avvio alle opere di ristrutturazione che riportarono in funzione le macine e restituirono al territorio un bene che gli era sempre appartenuto e che sarebbe poi diventato importante elemento di attrazione turistica e volano per un nuovo sviluppo del paese. Più recentemente, infatti, nell'ambito del Progetto Regionale Leader Plus 2000-2006, il Sentiero dei mulini ha ritrovato la sua identità e la sua collocazione in un contesto socio-economico profondamente mutato che vede La Magdeleine come meta di turismo culturale.
Efisio Vittaz ha speso la sua vita al servizio della comunità e ne era orgoglioso: i suoi ricordi tornavano a quando a La Magdeleine non c’era nemmeno la luce elettrica, che arrivò solo nel 1942 quando a forza di braccia un gruppo di residenti portò una dinamo da Antey fino in paese e la mise in funzione sfruttando la forza del torrente dei mulini. In seguito, quando la dinamo non bastò più, fu proprio lui a ottenere un trasformatore da collocare ad Artaz, che rifornì di energia tutto il paese.
Intraprendente, estroso e di compagnia, si è spento martedì scorso, 13 febbraio, a 93 anni. «E’ stato una persona importante per La Magdeleine e avevo un bellissimo rapporto con lui. - lo ricorda l’attuale sindaco Mauro Duroux - Amava La Magdeleine e fino all’ultimo si è interessato alla vita della sua comunità». Efisio Vittaz lascia la moglie Marina Janin e le figlie Paola - titolare dell’azienda Douce Vallée - e Daniela, che ha rilevato dai genitori la gestione dell’Hotel Miravidi.