L’ultimo saluto a Bruna Brazzale E’ stata maestra d’asilo e pilastro della comunità di Montjovet

L’ultimo saluto a Bruna Brazzale E’ stata maestra d’asilo e pilastro della comunità di Montjovet
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E’ mancata improvvisamente lunedì scorso, 31 gennaio, all’età di 69 anni, Bruna Brazzale, maestra d’asilo di Montjovet e molto nota e stimata in paese per il suo impegno nel sociale: dai Volontari del Soccorso al Consorzio di miglioramento fondiario fino alla Polisportiva, di cui era un pilastro in cucina. Durante i funerali celebrati nella chiesa parrocchiale nella mattinata di mercoledì 2 febbraio, è stato letto un commovente ricordo scritto dal presidente della Polisportiva Ivan Priod, che pubblichiamo di seguito. Bruna Brazzale lascia il marito Remo Cugnach, i figli Barbara e Gino, la sorella Maria Teresa e i nipoti Julien, Laurent e Sophie.

«Cara Bruna, volevo rivolgerti due parole di commiato, ma ho dovuto appuntarmele su un foglio, perché tu mi conosci e sono sicuro che mi sarei impappinato. D’altronde, non sono il solo. Infatti sono tantissimi quelli che lunedì, alla diffusione della notizia che ci avevi lasciati, sono rimasti sbigottiti, increduli e senza parole. A partire dai tuoi ex alunni che ti ricordano affettuosamente. Hai lasciato la scuola che eri ancora giovane per dedicarti alla tua famiglia di cui andavi tanto fiera! Ma in questi ultimi 30 anni non hai tralasciato neanche la grande famiglia di Montjovet. Ti sei, infatti, impegnata in diversi settori. Hai fatto parte del direttivo del Consorzio di miglioramento fondiario del Rû Chevrère et Montjovet. Lodevole il tuo impegno nell’associazione dei Volontari del Soccorso di Montjovet. Io però ti ho conosciuto nell’ambito della Polisportiva Montjovet di cui, in questi ultimi decenni, sei stata un pilastro essenziale. Sei stata insostituibile per l’organizzazione delle nostre feste patronali soprattutto per quanto riguarda la gestione del reparto “Cucina”. Ti abbiamo praticamente delegato tutto: dalla ricerca dei cuochi, dei volontari, dagli ordini presso i nostri fornitori fino ai menu. Noi eravamo tranquilli: “tanto c’è Bruna”! Quando entravi in cucina e verificavi che tutto procedesse bene eri soddisfatta e se qualche giovincello ti diceva anche per scherzo: “Bruna guarda che manca…” lo guardavi e esclamavi “dé bocia, sé moman…” e ti giravi sorridente. Non dimenticheremo mai il tuo compiacimento quando ti affacciavi al banco della distribuzione e vedevi il padiglione pieno di gente! Poi volgevi lo sguardo alla fila di persone che stava ancora aspettando di entrare e dopo andavi in cucina a esortare i nostri volontari. “Forza la fila oltrepassa ancora la pianta!”, il nostro punto di riferimento per sapere se il lavoro della cucina stava volgendo al termine oppure no. Ci sarebbero ancora tante cose da dire ma termino qui chiedendoti però ancora un piacere. Quando, potremo tornare ad organizzare la nostra Patronale, per favore da lassù veglia su di noi affinché possiamo fare il meglio come ci hai insegnato tu con il tuo esempio. A nome mio personale, del direttivo della Polisportiva e dei numerosi volontari porgo le nostre più sentite condoglianze alla tua famiglia e… a te cara Bruna arrivi il nostro più caloroso abbraccio e un immenso grazie! Ciao Bruna! Buon viaggio e riposa in pace».

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