L'ultimo cliente di Jean Antoine Carrel

Domani, domenica 16 settembre, alle 16.30 il Museomontagna di Torino rende omaggio al compositore e alpinista Leone Sinigaglia, nell’ambito dell'edizione 2018 di MiTo Settembre Musica, e del progetto A memoria: 1938-2018, dedicato all'ottantesimo anniversario delle leggi razziali.

Leone Sinigaglia, nato a Torino nel 1868 da famiglia ebraica, era appassionato di musica e alpinismo. Studiò violino, pianoforte e composizione al Conservatorio di Torino, alternando alla musica frequenti soggiorni alpini e impegnative ascensioni. Nel 1890 salì in vetta al Cervino con Jean Antoine Carrel e il portatore Charles Gorret. Dopo essere rimasti bloccati dal maltempo per diversi giorni nella capanna del Cervino, Jean Antoine Carrel riuscì a portarlo in salvo. Leone Sinigaglia fu testimone della morte di Carrel, che stremato dalla fatica, si accasciò ai suoi piedi alla base del Cervino, dove adesso è posta una croce in suo ricordo. Terminati gli studi Leone Sinigaglia cominciò a viaggiare, visitando varie città europee. Dal 1894 visse per alcuni anni a Vienna, dove fu allievo di Eusebius Mandyczewski e amico di Jhoannes Brahms. In quegli anni compose molti Lieder e il Concerto per violino e orchestra op. 20. Nel 1900 a Praga studiò strumentazione con Antonin Dvoak dal quale fu influenzato nell'attenzione per il canto popolare. Tornato a Torino, si dedicò per una decina di anni alla trascrizione di canti popolari arcaici, arrangiandone alcuni in versione per canto e pianoforte. Nacquero così le Vecchie canzoni popolari del Piemonte, pubblicate in sei raccolte tra il 1914 e il 1927. Fu autore di musica camerale e orchestrale eseguita nelle più importanti sale d’Europa e America, da maestri famosi come Arturo Toscanini. Perseguitato dalle leggi razziali, morì nel 1944 durante l’arresto per mano della polizia nazista.

Al pomeriggio in sua memoria parteciperanno gli allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino con due esecuzioni musicali del TOrun Brass della Scuola di musica d’insieme per fiati di Francesca Odling e del Tàlia Ensemble della Scuola di musica d’insieme per archi di Claudia Ravetto. I concerti saranno accompagnati dagli interventi dello storico dell'alpinismo Roberto Mantovani e del maestro Massimiliano Génot, che introdurranno la figura di Leone Sinigaglia in relazione alla sua passione per la montagna e per la musica. Il Museo montagna e la Biblioteca nazionale della montagna hanno allestito per l’occasione un’esposizione delle proprie collezioni legate all'alpinista e compositore torinese.