L'Osservatorio regionale antimafia approva le prime iniziative per il 2024
Nel pomeriggio di martedì scorso, 20 febbraio, si è tenuta la riunione dell'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso. L'organismo antimafia istituito presso il Consiglio Valle ha valutato e approvato la realizzazione di una prima serie di iniziative per l'anno in corso. Tra queste, quella rivolta agli enti locali che sarà organizzata dall'associazione Avviso pubblico in collaborazione con il Celva: un percorso formativo pratico-operativo per l'attivazione di micro Sistemi locali di legalità, finalizzato a favorire una graduale e progressiva alleanza operativa tra enti pubblici sui fenomeni dell'illegalità. Per quanto riguarda l'attività divulgativa, nel quadro del percorso formativo “Giovani ambasciatori della legalità”, progetto di formazione destinato ai ragazzi, promosso in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta, è stata prevista l'organizzazione di 2 incontri pubblici: uno di conclusione dell'edizione appena svolta e l'altro di lancio di quella successiva. Sul monitoraggio dei fenomeni mafiosi in Valle d'Aosta è stata concordata l'audizione di diversi soggetti che sarà calendarizzata per le prossime riunioni dell'Osservatorio.
«Siamo particolarmente contenti di poter proseguire il percorso dei Giovani ambasciatori - commenta il presidente del Consiglio Alberto Bertin - che ha riscosso un notevole interesse da parte di molti studenti valdostani che hanno valutato con soddisfazione il percorso formativo svolto. Ai neo Ambasciatori spetta ora dare concretezza alla seconda parte del progetto che inizierà nelle prossime settimane, con i primi incontri di restituzione di quanto appreso, con i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado della Regione. Prosegue anche l'azione formativa nei confronti degli enti locali con un'iniziativa articolata su più appuntamenti strutturati sotto forma di laboratori e tarata sulle esigenze concrete degli enti locali, con un'attenzione specifica alle criticità e alle difficoltà che accomunano realtà amministrative molto piccole, come quelle della nostra regione».