L’ordine dei Medici: “Non siamo mercenari”
«Forse ora si sta esagerando quando si dipingono i medici come mercenari alla conquista del compenso più lauto e per questo in fuga dalla Valle di Aosta». Lo scrive, in una nota, Roberto Rosset, presidente dell'Ordine dei dei Medici della Valle d'Aosta. «Già da una ricerca di sette anni fa - si legge nel comunicato - erano emerse le preoccupazioni dei medici valdostani non per le retribuzioni ma per la burocratizzazione dell'assistenza sanitaria, per il rischio sempre maggiore di essere chiamati in giudizio per eventi avversi indipendenti dalla loro volontà, per la politicizzazione della sanità, per la difficoltà a curare con risorse sempre minori, per la medicalizzazione di molti problemi esistenziali, per le difficoltà di comunicazione con i pazienti, per le aggressioni verbali e i conflitti, per le implicazioni etiche di coscienza sulle decisioni. Sono questi i motivi per cui forse è poco appetibile la nostra regione».
A stretto giro è arrivata la replica dell’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse: «La carenza di personale medico all’Ospedale “Parini” di Aosta deriva da cause multifattoriali (limitati ambiti di ricerca, possibilità di carriera ridotte rispetto alle grandi aree metropolitane, minori occasioni di libera professione, per esempio), inserendosi in una realtà professionale molto complessa. Tuttavia, serenamente e senza ipocrisia, dobbiamo ammettere che anche il trattamento economico del personale sanitario, aspetto di cui tenere legittimamente conto in quanto giusto riconoscimento della professionalità, ha una sua rilevanza nella ridotta attrattività delle nostre strutture, soprattutto se paragonato ad altre realtà italiane e straniere a noi vicine».