L’obiettivo per il Castello di Introd è un circuito di residenze di alto livello
«Un progetto di residenze di alto livello. Ecco a cosa stiamo lavorando». A parlare è Cesare Maggi, presidente di Berkshire Hathaway Homeservices. A lui la famiglia Caracciolo ha dato l’incarico di vendere il Castello di Introd. La Berkshire Hathaway Homeservices «svolge attività di advisory, engineering e valorizzazione per istituti bancari, enti statali e parastatali, società private, fondi immobiliari ed è in grado di supportare investitori e sviluppatori nei diversi ambiti del real estate in modo integrato». Si occupa anche «di intermediazione di asset su tutto il territorio nazionale». Cesare Maggi è l’anello di congiunzione con Giovanni Suraci, amministratore unico della Sag1985 srl, capitale sociale 10mila euro, con sede a Milano, soci Cristian Rancati e Lara Maria Rancati. La società è l’acquirente dello storico immobile restaurato completamente nei primi decenni del Novecento, che catastalmente comprende 35 vani. Con i terreni, circa 9mila metri quadrati in tutto.
Il Castello di Introd è stato alienato dai proprietari Giuseppe Caracciolo di Brienza e Maria Cristina Catemario di Quadri, entrambi 85enni. L’atto preliminare - obbligatorio nel caso di vendita di un bene storico e vincolato - è stato stipulato giovedì 10 marzo dal notaio Lorenzo Grossi di Milano e trasmesso agli aventi diritto alla prelazione venerdì 11 marzo. Da quel momento decorrono i 60 giorni di tempo per decidere la prelazione da parte di 3 soggetti: lo Stato, la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Introd. Il prezzo di vendita determinato in atto è di 4,8 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere il 9 per cento della tassa di registro - 432mila euro - e le spese notarili, quindi un totale che si aggira sui 5 milioni e 300mila euro.
Incaricato dai Caracciolo, Cesare Maggi ora sta lavorando con gli acquirenti «e altri investitori a un progetto di valorizzazione. Il Castello di Introd è parte di un’operazione immobiliare più ampia, di diverse decine di milioni di euro, tutto in Valle d’Aosta. Per il maniero si parlerebbe di un utilizzo misto: parte dimora privata e parte dedicata all’ospitalità. Chiaramente, non si potrebbe più parlare di spazi accessibili al pubblico».
Parallelamente, la Regione si sta muovendo per capire se esercitare il diritto di prelazione, quando manca ormai poco più di un mese alla scadenza dei termini. Primo passo: stabilire il valore del Castello. Per questo nei giorni scorsi l’architetto Luciano Bonetti (già presidente dell’Ordine) ha ricevuto l’incarico per redarre la perizia. Consegna entro la metà di aprile.