“L’Oasi delle api” con il Soroptimist Club venerdì prossimo, 4 giugno, a Saint-Marcel
La celebrazione del centenario del Soroptimist International Club entra nel vivo: si terrà infatti venerdì prossimo, 4 giugno, alle 11, nell’area verde del Comune di Saint-Marcel - situata sulla sinistra immediatamente dopo la rotonda che dalla Statale 26 conduce al paese - il primo incontro del progetto “L’Oasi delle api”. Un progetto che ha coinvolto tre Comuni - oltre a Saint Marcel, Châtillon e Aosta - e che sta a testimoniare come una sinergia tra pubblico e privato possa dare origine ad una condivisione fattiva su temi importanti come quello della tutela delle api, in forte pericolo di estinzione. Proteggere le api significa infatti salvare l’ambiente e custodire il nostro futuro perché da questi straordinari insetti dipende il ciclo vitale dell’impollinazione e quindi la salvaguardia della biodiversità. Venerdì prossimo si incontreranno per festeggiare l’avvenimento, davanti al giovane tiglio da poco piantumato e alle arnie colorate di blu e di giallo con la scritta del Soroptimist Club Valle d’Aosta, il sindaco Andrea Bionaz con i rappresentanti del Dipartimento regionale Risorse naturali e Corpo forestale, dell’Associazione Consorzio apistico regionale e con gli alunni della quinta elementare di Saint-Marcel e i loro insegnanti. «Le tematiche ambientali rivestono oggigiorno sempre più importanza e richiedono una presa di coscienza forte - sottolinea il sindaco Andrea Bionaz- e questa iniziativa del Soroptimist ha un alto valore simbolico capace di dare un segno concreto di attenzione all’ambiente e alla salvaguardia della biodiversità».
Grande anche la soddisfazione della presidente del sodalizio valdostano Vanna Naretto, che ricorda che «Molti dei Club sul territorio nazionale si sono impegnati in modalità diverse a dare vita al progetto, ma tutti con l’obiettivo comune di sensibilizzare la popolazione e far conoscere che l’eccessivo utilizzo di sostanze chimiche sempre più aggressive nel settore agricolo produce un aumento della mortalità di questi insetti impollinatori con gravi danni alla produzione alimentare e all’ambiente».